“Il 10 novembre siamo pronti a non mandare i nostri figli a scuola” / LA LETTERA DI UNA MAMMA

Una mamma reatina, Natascia Grazini, ci ha inviato una lunga lettera sul tema scuole e sisma che pubblichiamo integralmente. LEGGI: L’ASSEMBLEA DEL COMITATO SCUOLE SICURE

Cari Genitori, sono, come voi, una mamma e, quindi, un genitore che dopo tutti questi eventi sismici è molto preoccupata, penso che siamo tutti concordi a voler pretendere strutture antisismiche per i nostri figli. Dopo l’incontro del 5 novembre 2016 organizzato dal Comitato Scuole Sicure e dopo aver ascoltato il geologo Fabrizio Millesimi e l’ingegner Marco Giovannelli, i quali hanno dato una spiegazione asettica e apolitica della situazione inerente al loro ambito, mi sento ancora meno sicura della situazione scolastica, ma anche delle nostre abitazioni.

Il certificato di agibilità sismica che viene rilasciato dopo un movimento tellurico, non mi garantisce che l’edificio scolastico (che non è stato costruito con criteri antisismici) dove si trovano i miei figli sia sicuro, perché non ha avuto lesioni più o meno gravi. Lo stesso edificio non ha una vulnerabilità sismica tale da garantire l’incolumità nel momento del sisma e rimanere in piedi per tutta la durata della totale evacuazione di tutti gli studenti e tutto il personale, per poi cadere.

Si questa è l’amara verità l’edificio con una adeguata vulnerabilità sismica deve garantire ai suoi “abitanti” di riuscire ad uscire incolumi dopo 1 evento sismico se quest’ultimo è l’evento sismico che ci si aspetta in una data zona (cioè l’evento sismico massimo previsto nella zona di Rieti preso ad esempio per progettare un dato edificio). Come genitore non posso augurarmi la distruzione e la morte di Amatrice per riuscire ad essere ascoltata, se la paura delle persone è che una volta trovata una soluzione alternativa sicura provvisoria questa perché siamo in Italia diventi definitiva rispondo che dobbiamo essere tanti uniti come non mai e costanti nel chiedere, e smuovere più possibili l’opinione pubblica anche con mezzi televisivi e testate giornalistiche, perché questo è il momento “migliore” per investire nella prevenzione perché almeno un problema quello dei finanziamenti è “risolto”, e come Amatrice ci insegna possiamo fare i lavori anche in breve tempo, in soli due mesi è stato costruito il liceo scientifico.

Ricordo che l’Italia è un paese geologicamente giovane e, quindi, in fase di continuo mutamento. In questo momento il sisma sembra essersi spostato verso nord-ovest, ma questo non ci deve rassicurare sul fatto che gli eventi sismici siano finiti, anzi, potrebbe aver attivato di nuovo “le nostre” faglie. Noi, pertanto, dobbiamo essere consapevoli di una incertezza sul verificarsi delle scosse sismiche, perché non prevedibili, ma l’unica cosa sicura è che siamo in una zona molto attiva che si ripete nei secoli e ricordo l’evento sismico di 118 anni fa del 29 giugno 1898, in quel giorno ci fu una scossa dell’8 grado scala Mercalli, se non sbaglio con epicentro a Castelfranco.

Noi, pertanto, dobbiamo essere consapevoli di una incertezza sul verificarsi delle scosse sismiche, perché non prevedibili. No sto qui a parlare di coefficienti di certificati di controlli e altro, perché potete leggerlo ovunque in questi giorni. Vi dico da madre ed anche, in parte da tecnico un po’ arrugginito, che le strutture continuamente sollecitate da tutti questi eventi simici sono molto vulnerabili, molti di essi sono stati costruiti con una concezione di antisismicità anteriore alla nuova normativa sismica. Il problema non è quando riapre la scuola, ma la concezione sbagliata che molti hanno di considerare la scuola stessa, un luogo dove “parcheggiare” i figli quando si va a lavoro. Per me la scuola è dove crescere e imparare a vivere, non posso mandare i miei figli in un posto non sicuro per la loro incolumità, non mi comporterei così da genitore responsabile.Ritengo, a mio modesto avviso, che l’unica cosa che possiamo fare per velocizzare tutto l’iter burocratico iniziato già dopo il sisma del 24 Agosto 2016, ed ad oggi non ancora esaurito, sia di essere uniti nel non mandare i nostri figli a scuola. Mi auguro che tutti i genitori dei bambini e ragazzi frequentanti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado siti sul territorio provinciale vogliano riflettere profondamente su queste mie considerazioni.

Solamente tutti uniti possiamo ottenere quello che vogliamo, ossia:

1) Collocazione degli alunni in strutture già esistenti sul nostro territorio e certamente antisismiche, in alcuni casi, se necessario, con il metodo della turnazione, per riprendere le lezioni il prima possibile;

2) Effettuazione lavori di adeguamento antisismico delle strutture scolastiche già esistenti;

3) Ottenimento di container, nell’attesa di costruire nuove strutture scolastiche in breve periodo, dove gli istituti esistenti siano molto pericolosi; Ribadisco, l’unione fa la forza, ma soprattutto la volontà di fare e risolvere, dobbiamo rimanere uniti per la sicurezza dei nostri figli ma soprattutto la vita umana viene prima di tutto. Per dimostrare la nostra unione a livello mediatico in questa “battaglia” non politica, perché ricordo vogliamo essere un appoggio e una voce unita per rieti: iscrivetevi alla pagina facebook: SCUOLE SICURE……strutture idonee momentanee e Mettete mi piace alla Pagina facebook Comitato scuole sicure. Se voi non siete iscritti a facebook, sicuramente vostro figlio o vostro nipote si, fatevi coinvolgere in questo mondo non solo di divertimento e svago ma anche soprattutto d’ informazione veloce immediata.

Per dimostrare la nostra unione nel risolvere la situazione ribadisco l’importanza di astenersi nel far entrare i nostri ragazzi nelle scuole, quindi il 10 novembre 2016 TUTTI FUORI, le scuole devono rimanere vuote solo così possiamo essere ascoltati. A livello informativo il Comitato scuole sicur fa presente che a seguito della formale diffida al Comune e alla Provincia di Rieti, nessun genitore andrebbe contro legge nel caso in cui decidesse di non mandare il proprio figlio a scuola, anche per più giorni. Vogliamo risposte non a voce ma concrete.

Foto (archivio) RietiLife ©

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3 commenti

  1. GRANDE NATASCIA SPERO TANTO DI ESSERE IN MOLTI A NON MANDARE I RAGAZZI A SCUOLA ,

  2. Propongo la mia idea di trasferire tutti gli alunni nell ex alcatel dove è molto più sicura delle scuole attuali,basta una ripulita e una sistemata saluti a tutti pablo