SCHNEIDER, I SINDACATI: “PARTA SUBITO PROGETTO ELEXOS”

Le rsu Schneider di Rieti, la Fim Cisl di Giuseppe Ricci, la Fiom Cgil di Luigi D’Antonio e la Uil Uilm di  Franco Camerini hanno diramato una nota sulla questione di Schneider, invitando alla partenza del progetto Elexos.

 

Il progetto Elexos deve partire! È l’appello che oggi ci troviamo a lanciare ragionando sui possibili scenari che posso aprirsi già da domani in merito alla vertenza Schneider. Trenta mesi di lotta da quel fatidico 9 novembre 2012, il giorno che fu annunciata la chiusura del sito Schneider di Rieti; trenta mesi durissimi per un territorio già duramente provato da vertenze già aperte e da altre che da lì a poco avrebbero contaminato il nostro tessuto produttivo ormai allo stremo delle forze;trenta mesi in cui le lavoratrici ed i lavoratori Schneider e le organizzazioni sindacali non si sono mai risparmiati spendendo energie notevoli nel rivendicare quella dignità che la crisi e politiche quantomeno approssimative continuano a  cancellare, quella dignità che si chiama lavoro nel nome del quale sono state avanzate tutte le rivendicazioni di questa e di altre vertenze.

I lavoratori hanno potuto scegliere nel nome degli accordi che siamo riusciti a costruire in questi 30 mesi: chi ha scelto di essere ricollocato in altri siti Schneider, chi di beneficiare di un incentivo all’esodo e chi non vuole ancora mollare confidando nel progetto Elexos a cui sono affidate le speranze di una reindustrializzazione fondamentale non solo per le aspettative delle Lavoratrici ed i Lavoratori o per quelle delle scriventi organizzazioni sindacali, ma di un territorio tutto che potrebbe avere da questa ripartenza un importante segnale positivo.  Oggi noi chiediamo: alle lavoratrici ed ai lavoratori ancora dubbiosi di aderire al progetto;  a schneider di mantenere gli impegni presi in sede Ministeriale sia in termini di garanzie che di commesse, al Mise e a chiunque possa essere utile che comunque il progetto parta indipendentemente dal numero dei lavoratori aderenti; troppo tempo e troppe risorse sono state impiegate per trovare questa soluzione e non possiamo assolutamente permetterci di perdere questa occasione; perdere ulteriori posti di lavoro sarebbe devastante e soprattutto scaverebbe un ulteriore solco verso il declino di questo territorio”. Foto (archivio) RietiLife ©

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