BIGLIOCCHI ALLA MUNICIPALE: “NON SI COMPORTI COME LA DECIMA MAS”. ARAGONA CHIEDE LE SCUSE

È un susseguirsi di reazioni alla vicenda dei Vigili Urbani che lunedì (leggi) avevano sottolineato come il Comune non stesse erogando degli emolumenti ed aggiungendo che “da anni si rileva come un comportamento discriminatorio dell’amministrazione comunale ha portato alla riduzione degli stipendi degli operatori della Polizia Municipale costretti a rivolgersi agli organi giudiziari per veder soddisfatti i propri diritti. È intollerabile la situazione che si è venuta a creare nella vicenda, ormai di stampo popolare, tra l’amministrazione e la Polizia Municipale, portata avanti con continui comunicati stampa ed articoli vari apparsi sui quotidiani locali, sia nei confronti dell’operato svolto dai singoli operatori sia nei confronti del dirigente”. LA REPLICA Ieri gli assessori Giuli e Bigliocchi hanno tenuto una conferenza stampa in risposta della nota dei Vigili Urbani. “La parte politica di quella nota la respingiamo in blocco – ha detto Bigliocchi, secondo quanto riportato da Il Messaggero – qui nessuno mette all’angolo nessuno ma la Municipale non può comportarsi come fosse la Decima Mas. Siamo, sono, tutti dipendenti pubblici e come tali debbono comportarsi per rispetto della città. Quanto al caso specifico, nessuno nega indennità per turnazioni particolari previste dai contratti ma nemmeno si può pensare che queste indennità spettino a tutti indistintamente. Il dirigente del personale ha chiesto al dirigente della Municipale di fornire un prospetto delle turnazioni ma si è visto rispondere che tutti e 43 i vigili sono sostanzialmente a turno. Ma siccome da verifiche fatte sulle timbrature è risultato evidente che non tutti realmente lo fossero – conclude Bigliocchi sempre sulle righe del quotidiano locale – il dirigente del personale si è rifiutato di autorizzarne il pagamento”. “Bisogna svelenire il clima – ha detto l’assessore Giuli, sempre riportato da Il Messaggero – e stare al merito delle questioni: nessuno mette in dubbio i contratti e men che meno i diritti. Si chiede solo una preventiva comunicazione dei turni e un’opportuna rotazione tra il personale. Punto”. ARAGONA FURIOSO “Quando stamattina alle 7.10 ho ricevuto la prima di una lunga serie di telefonate – ha detto in una nota il comandante della Municipale, Enrico Aragona – che mi annunciava il titolo dell’articolo apparso su un quotidiano locale dove, a fronte della legittima richiesta di una categoria di lavoratori ad essere pagati per una prestazione contrattualmente prevista e regolarmente resa, i componenti del Comando della Polizia Municipale sono stati paragonati ai militari della X Mas, ho immediatamente creduto che si trattasse di uno stupido quanto deprecabile scherzo. Il susseguirsi delle testimonianze fino alla lettura del testo hanno ingenerato in me un profondo senso di rabbia e di sconforto. Le affermazioni fatte da due componenti della Giunta che governa la nostra città sono di una gravità assoluta, ingiustificabile, che potrebbero minimamente recuperare con l’esternazione di pubbliche scuse. Paragonare lavoratori di un comparto dell’Ente così esposti come lo sono coloro che indossano diuturnamente una uniforme al servizio della collettività per il bene comune e la salvaguardia della sicurezza pubblica ad elementi che in alcuni tratti della loro storia si sono macchiati di crimini di guerra, fino ad arrivare a pubbliche fucilazioni di prigionieri, di torture attraverso l’impiego di metodi violenti di repressione, non può trovare giustificazione alcuna. Ove non ci fosse una pubblica ritrattazione di quanto riportato in virgolettato, individuando pertanto la responsabilità di tali gravissime ingiuriose affermazioni, domattina lo scrivente depositerà all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria una specifica comunicazione di notizia di reato. Alle donne ed agli uomini della Polizia Municipale di Rieti – ha concluso Aragona – esterno tutta la mia vicinanza certo che la verità e la giustizia sapranno restituire, anche se in parte purtroppo, ciò che oggi con violenza materiale e verbale gli viene ingiustamente tolto”. (Redazione) Foto (archivio) RietiLife ©

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