PARTITO DEMOCRATICO, ECCO IL CODICE ETICO PER I CANDIDATI

Pubblichiamo il comunicato stampa della segreteria del PD provincia di Rieti e la dichiarazione di Vincenzo Lodovisi.

In vista delle imminenti amministrative del 6 maggio, che nel nostro territorio chiameranno i cittadini ad eleggere i sindaci di Rieti, Antrodoco, Cittaducale, Casaprota, Montenero Sabino, Nespolo e Pescorocchiano, il Partito Democratico della Provincia di Rieti chiede a tutti i suoi candidati – a tutte le cariche – e a tutti i livelli esecutivi dediti alla selezione delle candidature, di sottoscrivere ed impegnarsi  a rispettare quanto è statuito nel Codice Etico del partito.

Come questo documento fondativo della comunità democratica stabilisce, “le donne e gli uomini del Partito Democratico ispirano il proprio stile politico all’onestà e alla sobrietà, mantengono  con  i cittadini un  rapporto  corretto – senza limitarsi alle scadenze elettorali – e non abusano della loro autorità o carica istituzionale per trarne privilegi” (art. 2, comma 5).

In oltre, il PD si impegna a non candidare, ad ogni tipo di elezione, coloro nei confronti dei quali siano state emesse disposizioni di rinvio a giudizio, misure di custodia cautelare e sentenze di condanna ancorché non definitive per reati che vanno dall’associazione mafiosa alla corruzione e concussione e all’omicidio colposo per inosservanza delle leggi per la sicurezza sul posto di lavoro (art.5, comma 1 e seg.).

Le elette e gli eletti del Partito Democratico, devono assolvere le funzioni ricoperte senza cumulare incarichi che precludano di svolgere compiutamente la responsabilità affidata, evitando di sommare più funzioni monocratiche interne al partito e di ricoprire contemporaneamente più cariche istituzionali (art. 3, comma 2, lett. b).

Si impegnano anche a: rendicontare con relazione dettagliata le spese sostenute ed i contributi ricevuti da terzi per la campagna elettorale (comma 2, lett. C); evitare l’uso personale e lo spreco delle risorse pubbliche messe a disposizione in ragione dell’incarico svolto (lett. d); e a rifiutare categoricamente regali provenienti da persone o soggetti con cui si sia in relazione a causa della funzione istituzionale svolta (lett. e).

Infine, ai membri degli organi di governo cittadino è fatto obbligo di comunicare “la proprietà, la partecipazione, la gestione o l’amministrazione di società o di enti aventi fini di lucro e l’appartenenza ad organizzazioni che tutelino o perseguano interessi di natura finanziaria, nonché i ruoli di rappresentanza o di responsabilità eventualmente ricoperti o il loro sostegno” (art 3, comma 2, lett. a).

“A fronte della perdurante crisi dei partiti”, dichiara il segretario Vincenzo Lodovisi, “e del rapporto di fiducia tra amministrazioni e cittadini – causata soprattutto dai numerosi episodi di mala gestione della cosa pubblica che ormai quotidianamente leggiamo sulle cronache politiche –  è sempre più necessario ristabilire come criteri fondamentali per la scelta dei candidati i principi di onestà, sobrietà e trasparenza. Per questo chiediamo a tutti di sottoscrivere le norme contenute nel nostro Codice Etico. E non si tratta di una mera asserzione retorica, ma la risposta ad una richiesta che sempre più pressante proviene dai cittadini: quella di poter contare su un’amministrazione che renda conto costantemente del proprio operato, e che sia in grado di compiere scelte con autorevolezza e credibilità”.

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