Per la sesta edizione che fa da apertura al Reate Festival, il Premio Ratto delle Sabine si sposta da Poggio Nativo e sale sul palcoscenico ligneo del Teatro Flavio Vespasiano di Rieti.
Dopo Erminia Manfredi, Simona Marchini, Maria Pia Fanfani, Laura Biagiotti e la mai troppo compianta Virna Lisi, a ricevere in premio la riproduzione in bronzo della famosa scultura del Giambologna “il Ratto delle Sabine” è stata quest’anno la soprano Renata Scotto, regina del belcanto italiano e grande signora del panorama lirico mondiale.
La consegna del riconoscimento per mano di Maddalena Letta, presidente del comitato di giuria, è avvenuta a seguito della proiezione di un filmato riguardante la sensazionale carriera della Scotto, diretta dei più grandi maestri d’orchestra del mondo.

A condurre la serata l’attrice Laura Lattuada, direttore artistico ed ideatrice del Premio e praticamente di casa in Sabina, che creò l’evento per celebrare le donne con oltre sessanta primavere alle spalle il cui entusiasmo, la gioia di vivere, la forza, l’amore per il lavoro e per se stesse potessero fungere da esempio per tutti. Ad impreziosire ulteriormente la serata di gala, la presenza della già premiata Simona Marchini e quella di un volto celeberrimo della televisione italiana, Pippo Baudo, la cui presenza nel centro storico di Rieti ha suscitato grande curiosità ed ammirazione. Sul palcoscenico si sono susseguite performance artistiche e musicali, tra cui quella dell’attore reatino Paolo Fosso che ha duettato con Laura Lattuada

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