Il Rieti e la Serie C: in un mese quasi 900mila euro da pagare e un futuro tutto da scrivere

(di Christian Diociaiuti) Mentre l’Italia della C si gode i playoff e scommette sulla prossima promossa in B, c’è chi già pensa alla prossima stagione. Che poi – al netto delle “follie” a cui abbiamo assistito nell’ultima stagione – non è così lontana, se si considera che la terza Serie, di norma, inizia nell’ultimo weekend di agosto. L’estate vola presto, tra calciomercato, preparazioni e poche vacanze. Ma soprattutto, lo fa a causa degli adempimenti – documentali ed economici – da rispettare, con scadenze provviste di una deroga e quelle inderogabili. E il Rieti a quelli sta pensando, libero dai risultati sportivi, gioioso per la salvezza conquistata.

LA DATA: 24 GIUGNO – C’è già una prima data importante: il prossimo 31 maggio. Ai più dirà nulla, ma per il club c’è un intenso lavoro da fare. Si presenta buona parte della documentazione che proietta alla prossima stagione, sia per quanto riguarda i criteri economici, sia per quelli infrastrutturali; caratteristiche che porteranno all’ottenimento della Licenza Nazionale di C. Ci sono anche adempimenti legati alla partecipazione delle giovanili e della promozione dello sport tra i giovani; poi c’è una scadenza che no, non è derogabile, pena la mancata concessione della Licenza Nazionale per la C. È il 24 giugno 2019. a questa data il Rieti, oltre a presentare domanda d’iscrizione, dovrà pagare i 65mila euro di iscrizione alla C e presentare fidejussione a prima richiesta del valore di 350mila euro. E già siamo a 415mila euro che, come lo scorso anno, vanno versati alla Lega Pro.

QUASI 900MILA EURO – Ma non solo. Perché assieme a questa documentazione (e a questi pagamenti) il Rieti, in soldoni, dovrà dimostrare di aver pagato quanto dovuto nell’ultima parte di stagione per quanto riguarda i calciatori e i tecnici e di aver saldato il dovuto di tutto l’anno (dal 1° luglio 2018) per i collaboratori, i dipendenti e tutti coloro che operano anche extra campo.  A conti fatti, tra emolumenti e contributi, siamo intorno ai 400mila euro che, sommati ai 415mila di prima, fanno 815mila euro. Poco meno di un milione da sborsare in un mese per chiudere il capitolo vecchia stagione (e mettersi alle spalle anche la gestione greca, che ha lasciato in eredità un’ultima multa – leggi) e iniziare un nuovo capitolo della storia amarantoceleste.

CACCIA AL SOCIO – “Sul tavolo di Curci ci sono offerte bellissime, altre belle e altre meno belle, credo che deciderà a breve” aveva detto, nei giorni scorsi il consigliere con delega allo sport, Roberto Donati, parlando a Rtr. Riccardo Curci, ad oggi unico proprietario del Rieti, non si era nascosto: finita la stagione si può dire a chi vorrà trattare, di avere in mano una Serie C e un club pulito e sano. E su questa base che sta lavorando, sostenuto dall’amico e collaboratore Pierluigi Di Santo. È lui che scandaglia l’ambiente romano (e non solo) a caccia di investitori. È lui che consiglia il patron e che, sicuramente, lo sta aiutando a vagliare alcune ipotesi. Rumors danno anche come catalizzatore di una proposta di soggetti extra-reatini, il responsabile del settore giovanile Gianfranco Mancini, che a Rieti s’è affezionato. Rieti è più difficile che risponda. Una cordata reatina è sempre quello che l’ambiente sogna, ma è difficile da mettere insieme. Soprattutto adesso che uno dei promotori del calcio tutto Made in Rieti, Mario Grillo, non c’è più. Il Rieti lavora. Fari spenti e tranquillità – in controtendenza rispetto alla spasmodica situazione di un anno fa – per “non ripetere gli errori del passato e assicurare un futuro solido al Rieti in C”. Chi va piano va sano e va lontano. Ma occhio. Il 24 giugno, ad aprire il portafoglio, si fa in un attimo.

Foto: RietiLife ©

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