“I cinghiali causano gravi danni ma nessuno pensa a noi agricoltori” | LA LETTERA

In redazione arriva una lettera al direttore che parla di danni da cinghiali agli agricoltori. 

“I cinghiali – dice il lettore – alcuni anni fa attaccavano solo una coltura, il mais: sono molto ghiotti di questa granella, tant’è che già da tre anni nella superficie della Riserva, circa 3000 ettari, ovviamente non viene più seminata  questa coltura. Abbiamo cercato di diversificare seminando girasole, sorgo da granella soia ed ortaggi. Il risultato ad oggi è che tutte le colture vengono attaccate, procurando danni fino al 60 per cento.

Il danno è quasi sempre doppio, cioè al momento della semina lo stesso seme appena messo nel terreno viene trovato e mangiato dai cinghiali costringendo l’agricoltore a seminare di nuovo; un altro danno, che non consiste nel raccolto, ma nel danneggiamento totale delle scoline, che vengono letteralmente distrutte e ricoperte dagli stessi nella ricerca di tuberi e radici, costringendo l’agricoltore ogni anno ad intervenire meccanicamente nel rifacimento delle stesse.

Quanto detto è l’assoluta verità di quello che succede nel territorio della Riserva dal punto di vista agricolo: la fantasia e la diversificazione nel settore non permetterebbe di fare altre colture tipo frutteti, vigneti etc, per l’eccessivo ripopolamento di alcune razze di uccelli. Siamo desolati, si parla, si parla si potenziano i gruppi dirigenti degli enti che gestiscono, ma agli agricoltori non ci pensa nessuno”.

Foto: RietiLife ©

 

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