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Enrico Lang ha 44 anni e fa l’osteopata. Ha marciato per una vita nel gruppo sportivo della Forestale, dopo essere cresciuto – come tutti gli atleti reatini – sotto l’ala protettrice di Andrea Milardi e della sua Studentesca. Oggi scoccano i sei mesi fa dalla scomparsa del grande Andrea. Oggi, a Cinisello Balsamo, la Studentesca inizia la finale per lo scudetto assoluto. Lang non marciava da 11 anni ma ha scelto di esserci. Non in tribuna, bensì in pista. “Una caz….” per ricordare Andrea.
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Oggi a 44 anni suonati e a più di 11 anni dall’ultima volta partecipo ad una gara di marcia, ed anche relativamente “importante”. Qualcuno potrebbe considerarmi, oppure già lo ha fatto.., patetico, ridicolo, uno poco dignitoso che non si arrende al passare del tempo o un agonista non rassegnato. In realtà il motivo di tutto ciò è semplice e poco ha a che fare con qualsiasi risultato sportivo.
Indossare nuovamente i colori della mia prima società è il mio modo di ringraziare colui che di questa stessa società è stato da sempre l’anima ed il cuore e che ha fatto nascere in me ed in tantissimi altri l’amore e la passione per questo sport. Oggi sono 6 mesi esatti che ci ha salutato e la mia ultima gara l’ho fatta il giorno del suo 60esimo compleanno, lui fu il primo a telefonarmi per complimentarsi, “lamentandosi” però con quel suo amichevole ed affettuoso ghigno del fatto che gli assoluti potevo vincerli due anni prima a Rieti invece che lassù tra i monti in quel di Bressanone..A volte credo che nella vita alcune date non siano pura coincidenza…
Diceva spesso “nun famo cazzate”, io invece forse oggi ne sto facendo una e anche bella grossa, sportivamente parlando, andandomi a cercare quasi certamente una bella figura di merda. Sono decisamente più pippa di qualche anno fa, con qualche doloretto in più…spero che i miei giovani avversari abbiano “pietà” di me..io prometto di averne per loro…
Foto: Enrico Lang ©
