“Amatrice, dell’alba ancora ti stupirai” – Il dolore e la voglia di ripartire / FOTO

È il giorno del cordoglio ad Amatrice. Le immagini dei funerali delle vittime del sisma del 24 agosto scorrono, si sovrappongono, feriscono il cuore. È il giorno del dolore, del pianto inconsolabile di chi ha perso casa e famiglia, di chi piange un figlio, un marito, una madre, in alcuni strazianti casi più di un congiunto. Scorrono le massime cariche dello Stato, si mescolano tra la folla, senza distinzioni di ceto, di carica, senza cordoni di sicurezza. Tutti insieme in silenzio nella sofferenza comune che azzera i titoli. Carezze e lacrime, simboli e grida di dolore, Amatrice ed Accumoli piangono le proprie vittime ma non mollano ed affidano la loro flebile speranza alle parole del vescovo Pompili. Perché “l’uomo dell’Appennino non molla. L’ombra della tua casa tornerà a giocare sulla natia terra. Dell’alba ancor ti stupirai”. (Sabrina Vecchi)

Foto: Emiliano GRILLOTTI © Amatrice

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