Nei giorni scorsi, gli Agenti della Polizia di Stato, hanno denunciato in stato di libertà per i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, un reatino che aveva organizzato una “casa d’appuntamenti” nell’alloggio popolare di cui beneficiava in un centrale quartiere cittadino.

L’indagine è stata avviata dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Rieti nella seconda metà dello scorso mese di dicembre, dopo che una Volante della Questura di Rieti, intervenuta a seguito di una segnalazione di spaccio di stupefacenti e prostituzione pervenuta al NUE 112, ha identificato un uomo che si stava recando in un appartamento per un appuntamento con una prostituta dopo aver trovato un contatto telefonico su un annuncio visionato su un sito online di incontri.

Gli accertamenti effettuati dagli investigatori della Polizia di Stato hanno consentito di individuare un 60enne reatino, gravato da numerosi pregiudizi di polizia, quale assegnatario, da lunga data, dell’abitazione interessata, un alloggio di edilizia popolare a canone agevolato, risultato, peraltro, anche percettore del reddito di cittadinanza.

Gli Agenti della Polizia di Stato hanno quindi proceduto ad una perquisizione personale e domiciliare, accertando la presenza nell’appartamento, oltre che dell’uomo, di due donne di origini sudamericane che indossavano abiti succinti e rinvenendo un cospicuo quantitativo di preservativi ed altro materiale a sfondo sessuale, nonché diverse banconote per un importo complessivo di quasi duemila euro.

Le indagini hanno evidenziato che le due giovani donne, una cittadina brasiliana ed una colombiana, presenti sul territorio nazionale per motivi di turismo, si prostituivano all’interno dell’appartamento, alla presenza dell’uomo, cui corrispondevano un canone di affitto “in nero”, con cadenza settimanale, del tutto sproporzionato al valore di mercato dell’immobile.

L’uomo è stato, pertanto, denunciato in stato di libertà per i reati di sfruttamento e favoreggiamento aggravato della prostituzione e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rieti, valutate positivamente le risultanze investigative prodotte, ha delegato una ulteriore perquisizione domiciliare e personale nei confronti dell’indagato, finalizzata alla ricerca di ulteriori elementi probatori.

Tale attività, espletata dalla Polizia di Stato nei giorni scorsi, ha consentito l’individuazione, all’interno dell’appartamento di una ulteriore giovane donna di nazionalità brasiliana, anch’essa munita di un visto per turismo, trovata in possesso di una cospicua somma di denaro e di diversi oggetti a sfondo sessuale, nonché di agende, appartenenti all’uomo indagato, contenenti annotazioni di numeri telefonici riferibili chiaramente a donne straniere, bozze di annunci di prestazioni sessuali da inserire in bacheche virtuali ed un “libro mastro” contenente tutte le somme di denaro ricevute dalle singole prostitute, dal novembre del 2022 al gennaio del 2024.

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Rieti, in accoglimento dell’istanza del Pubblico Ministero procedente, ha emesso, quindi, la misura cautelare del sequestro preventivo dell’immobile in uso all’indagato, con la finalità di interrompere l’attività criminosa ed allontanare l’uomo dall’abitazione che, ora, potrà essere riassegnata dall’Ente pubblico competente, ad un’altra persona effettivamente bisognosa. Video

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