Si chiamano Mia, Aron, Francesca, Rosa. Sono i nomi di alcuni dei piccoli reatini che oggi si sono sottoposti alla vaccinazione. Cosa c’è di straordinario? Sono i primi a Rieti, nel Lazio e in Italia a ricevere le dosi nella fascia 5-11 anni, quella che recentemente è rimasta più colpita dai contagi (oltre il 20% dei nuovi positivi in tempi recenti – leggi). Vogliono tornare a essere liberi, più spensierati, tornare a giocare senza paura con i loro coetanei: sono le speranze dei bimbi che vengono vaccinati in queste ore. Come fatto per tutta la campagna vaccinale in tutte le sue fasi, Rieti apripista in Italia anche per i vaccini ai bambini. Per la giornata di oggi al De Lellis, gli infermieri vaccinatori, ma anche i medici e il personale ospedaliero in tutte le sue mansioni, hanno accolto una settantina di piccoli. Sono già 150 i bambini prenotati tramite segnalazione del Pediatra di famiglia, mentre vanno avanti le prenotazioni sul portale “Prenota Vaccino Lazio”. Alcuni sorridenti, alcuni timorosi, all’alzarsi della magliettina non hanno fatto neanche in tempo ad accorgersi della punturina Pfizer: con loro almeno un genitore, ma anche i clown dottori dell’associazione RietiCuore. E poi nell’attesa e nell’osservazione, cartoni animati, i dolcetti natalizi in un sacchetto e un diploma di coraggio. La prima bimba vaccinata, Rosa, è stata presa in carico dall’infermiera Sara Miele (leggi): quest’ultima è stata la prima vaccinata a Rieti, ormai un anno fa. La piccola Rosa è la figlia di una dipendente Asl che peraltro lavora in farmacia. E dopo di lei, tanti altri bimbi tra 5 e 11 anni che si sono alternati sulle poltrone del centro vaccinale allestito nel seminterrato dell’ospedale. Ma i bimbi sono stati “convinti” dai genitori o hanno chiesto loro di essere vaccinati? “Aron me l’ha chiesto, Mia è un po’ più timorosa, ma anche lei era propensa – dice la mamma di due piccoli reatini accolti oggi al De Lellis – io sono vaccinata, mi manca solo la terza dose da fare a gennaio”. Servizio di Christian Diociaiuti. Montaggio Luciano Mancini.

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