KFC a Rieti, apertura a rischio: 20 posti di lavoro appesi a un filo per una canna fumaria

(di Christian Diociaiuti) L’attesissima apertura di KFC a Rieti rischia clamorosamente di saltare, trascinando con sé 20 posti di lavoro, di cui 16 già contrattualizzati e altri quattro pronti a esserlo subito dopo l’inaugurazione. Tra questi, due lavoratori provengono da case famiglia del territorio: una doppia occasione di riscatto che oggi appare appesa a un filo.

Il nuovo ristorante della celebre catena statunitense del pollo fritto, situato in viale Matteucci, è pronto da giorni. L’apertura era inizialmente prevista per il 20 dicembre, poi slittata al 23 e successivamente al 28 dicembre. Ora, però, il countdown rischia di fermarsi definitivamente.

Il motivo? Una questione legata alla canna fumaria. Nulla di strutturale, nulla di insormontabile. Anzi, quasi una classica vicenda di “vicinato”.

Il condominio che ospita il ristorante ha già dato il proprio ok, così come risultano completate tutte le formalità necessarie. A opporsi è invece un’attività limitrofa, che ha presentato esposti e richieste di intervento alle forze dell’ordine, bloccando di fatto l’apertura.

Eppure KFC aveva mostrato massima disponibilità: la catena si era detta pronta a realizzare a proprie spese una nuova canna fumaria, integrandola con quella già esistente. Nonostante questo, l’opposizione non si è fermata.

Una situazione che preoccupa – e non poco – proprietà, gestori e lavoratori, soprattutto perché proprio in questi giorni scadono i contratti che avrebbero portato alla stabilizzazione del personale necessario all’avvio del ristorante.

A confermarlo è Fabio Tursini, responsabile di KFC Rieti, che non nasconde l’amarezza:«Qui sono a rischio 20 famiglie prima ancora di iniziare a lavorare. Oggi scade anche il contratto che avrebbe consentito la stabilizzazione per far funzionare il ristorante. Il proprietario, dopo aver investito oltre un milione di euro, è fortemente amareggiato e arrabbiato. Non vorremmo che decidesse di tornare sui suoi passi e andare via prima ancora di aprire».

Uno scenario che sarebbe una sconfitta per l’intero territorio, soprattutto in un momento in cui ogni nuova apertura rappresenta ossigeno vero per l’economia locale.

«Ci siamo rivolti al sindaco Daniele Sinibaldi, che incontreremo a breve – prosegue Tursini – e siamo pronti anche a una manifestazione pacifica per tutelare i posti di lavoro e l’avvio di un’attività importante non solo come servizio di ristorazione, ma per l’economia della città e delle famiglie coinvolte. Senza contare le ulteriori opportunità che potrebbero nascere».

Insomma, una situazione delicata e ancora in divenire, bloccata da una questione che appare tecnicamente risolvibile, soprattutto alla luce della disponibilità dimostrata da KFC. Ora, però, serve la stessa volontà dall’altra parte e, perché no, un ruolo attivo delle istituzioni.

Il tempo stringe. E Rieti non può permettersi di perdere, per una canna fumaria, 20 posti di lavoro e un investimento da oltre un milione di euro. Qui non è solo una questione commerciale: è una questione di città.

Foto: RietiLife ©

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