La lettera: “Commercio locale, il problema non è il web ma una città sempre meno attrattiva”

Lettera di un un commerciante reatino a RietiLife. Una replica alla nota dei giorni scorsi di Confcommercio (leggi). 

In questo momento i nostri negozi non risentono né dei colossi del web né del Black Friday, perché lavorano in modo diverso. Qui non si vende solo un prodotto o un marchio: si vende il rapporto umano, la fiducia, l’identità. Si vende la persona. La clientela è fidelizzata e, quando vuole fare un regalo importante, viene comunque.

Il problema vero oggi non è il commercio online, ma la città. Una città sottotono, poco attrattiva. Via Roma è sporca, buia, con le luci di Natale che spesso non si accendono nemmeno agli orari giusti. Metà dei negozi è chiusa e questo scoraggia il passeggio: la gente non esce più per vivere il centro, va solo dove deve andare e poi scappa.

A questo si aggiunge una gestione poco attenta: i parcheggi a pagamento potevano partire dopo Natale, evitando confusione e disagio proprio nei giorni più delicati. Tra cantieri aperti, difficoltà a parcheggiare e una ZTL gestita senza flessibilità – e lo dico da persona favorevole alla ZTL – forse sarebbe stato opportuno fermarsi per 3 o 4 giorni nel periodo natalizio.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti: il centro si è svuotato. Noi abbiamo lavorato grazie ai clienti storici, che se vogliono venire, vengono comunque. Ma abbiamo perso completamente il passeggio, che è linfa vitale per una città.

Il 22 dicembre ho fatto un aperitivo in pieno centro e nel locale eravamo solo in due. A Terni o all’Aquila, negli stessi giorni, è difficile trovare posto. Questo significa che il problema non è il commercio, ma il contesto urbano. E finché non si affronta questo, sarà difficile parlare seriamente di rilancio.

In passato, il centro veniva reso attrattivo: c’era una pista di pattinaggio, eventi pensati per le famiglie. Oggi si poteva pensare a un cinema all’aperto per i bambini, a una giostrina, a qualcosa che riportasse le famiglie e i più piccoli in centro. Invece no: non riportiamo le famiglie, non portiamo i bambini, ed è come se questo non fosse più un obiettivo.

Abbiamo una navetta completamente vuota che gira per la città, con costi evidenti di carburante e gestione. Con un centro storico così piccolo, si poteva tranquillamente pensare a un trenino natalizio che portasse le persone in centro, prendendole anche dai parcheggi più lontani. Sarebbe stata un’attrazione per i bambini e un servizio utile per i cittadini.

Foto: Emiliano GRILLOTTI ©

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