Via libera dal Senato alla Legge di Bilancio 2026 e nuova spinta alla ricostruzione dell’Appennino centrale colpito dal sisma del 2016. Una manovra che, come sottolinea il Commissario Straordinario Guido Castelli, «rappresenta un passaggio fondamentale per dare continuità e velocità a una ricostruzione già ben avviata, restituendo certezze ai cittadini e fiducia nei territori».
Il provvedimento conferma l’impegno del Governo nei confronti delle aree terremotate di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, puntando su un pacchetto articolato di misure che accompagnano famiglie, imprese ed enti locali verso il ritorno alla normalità. «La piena collaborazione istituzionale – evidenzia Castelli – ci consente di guardare al 2026 come a un anno decisivo, con un numero crescente di cantieri avviati e conclusi».
Superbonus e ricostruzione privata: la svolta
Elemento centrale della Manovra è l’emendamento sul Superbonus, considerato decisivo per sbloccare la ricostruzione privata. La modifica all’articolo 112 consente ai Commissari straordinari e agli Uffici speciali di riconoscere un incremento del contributo sisma pari alla quota di Superbonus non rendicontata entro il 31 dicembre 2025. Una misura che riguarda le pratiche presentate entro il 31 dicembre 2024 e rimaste fuori dai termini previsti dalla normativa nazionale, con una copertura complessiva fino a 1,328 miliardi di euro per il cratere 2016.
Emergenza prorogata e sostegno alle famiglie
La Legge di Bilancio proroga lo stato di emergenza e la gestione commissariale fino al 31 dicembre 2026, garantendo stabilità amministrativa. Confermate anche le risorse per il Contributo di Disagio Abitativo, indispensabile per sostenere i nuclei familiari fino al rientro nelle case ricostruite.
Imprese, fisco e servizi: il pacchetto economico
Sul fronte economico arrivano segnali importanti: rifinanziata per il 2026 la Zona Franca Urbana Sisma Centro Italia, prorogata la sospensione dei mutui per attività produttive e prima casa su immobili inagibili, così come le esenzioni tariffarie per energia, acqua e gas nelle zone rosse. Restano inoltre in vigore le principali agevolazioni fiscali, dall’esenzione IMU fino al ripristino dell’agibilità, a quelle su IRPEF, IRES, imposta di bollo e di registro.
Ambiente, Comuni e personale
Spazio anche alla gestione ambientale, con la proroga delle norme speciali per i rifiuti da demolizione e l’aumento fino al 70% del riutilizzo dei materiali non pericolosi. Rafforzato il ruolo degli enti locali attraverso la copertura dei maggiori costi sostenuti, il differimento dei mutui Cassa Depositi e Prestiti e il potenziamento delle piattaforme informatiche della Struttura commissariale. Confermata infine la proroga fino al 31 dicembre 2026 dei contratti del personale impegnato nella ricostruzione.
Un impianto complessivo che punta a trasformare la ricostruzione post-sisma da emergenza cronica a percorso stabile di rinascita economica e sociale. La strada è ancora lunga, ma il 2026, questa volta, non è solo una data sul calendario.
Foto: RietiLife ©








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