Si rinnova anche quest’anno, per il sesto anno consecutivo, la tradizione della consegna della statuina artigianale del presepe ai Vescovi delle Diocesi di Rieti e Poggio Mirteto. Un’iniziativa promossa da Confartigianato Imprese e Coldiretti, con il supporto della Fondazione Symbola, che punta a valorizzare il ruolo delle imprese di territorio, dell’artigianato e del lavoro come elementi centrali della vita delle comunità.
Lo scorso 13 dicembre una delegazione composta da Andrea Lucio Giulivi, vicepresidente di Confartigianato Imprese Rieti, Matteo Antonelli, vicepresidente della categoria GS Agenti Confartigianato, e Mario Cristofani per Coldiretti Rieti, ha consegnato la statuina a Sua Eccellenza Ernesto Mandara, Vescovo della Diocesi di Poggio Mirteto. Oggi, 23 dicembre, è stata invece la volta della Diocesi di Rieti: il presidente di Confartigianato Imprese Rieti, Franco Lodovici, insieme a Matteo Monaco, membro di Giunta dell’associazione, e a Clara Odorici, responsabile dell’ufficio formazione, ha incontrato il Vescovo Vito Piccinonna per la consegna simbolica. Presente anche in questa occasione Mario Cristofani per Coldiretti.
La statuina 2025, realizzata dal maestro artigiano leccese Claudio Riso, eccellenza riconosciuta nella lavorazione artistica della cartapesta, rappresenta il lavoro nei settori dell’agricoltura e delle costruzioni. Un’opera che guarda al presente ma anche al futuro, richiamando con forza i temi dell’integrazione, dell’inclusione e della sicurezza sul lavoro, valori sempre più centrali nel mondo produttivo.
«La tradizione del presepe, nata nel 1223 a Greccio grazie a San Francesco, è un patrimonio fondamentale per le nostre comunità – ha sottolineato Franco Lodovici –. Con Confartigianato e Coldiretti abbiamo voluto arricchirlo con nuove figure e nuovi mestieri legati alla quotidianità, per rafforzare il messaggio del presepe come chiave di lettura anche del futuro».
Sul valore simbolico della statuina si è soffermato anche Mario Cristofani per Coldiretti: «La qualità del lavoro è un pilastro per tutelare la dignità delle persone e la competitività del Made in Italy agroalimentare. La figura dell’agricoltrice vuole rappresentare inclusione, legalità e sicurezza, principi che da sempre caratterizzano il mondo agricolo».
A ribadire il senso profondo dell’iniziativa è stato infine Matteo Monaco: «Questa statuina racconta la capacità degli imprenditori artigiani di costruire comunità attraverso il lavoro, promuovendo rispetto, integrazione e collaborazione. Il richiamo alla sicurezza sul lavoro è un segno concreto di attenzione verso le persone, perché ogni attività produttiva deve partire dalla tutela della vita e della dignità umana. È un messaggio di speranza, perfettamente in linea con lo spirito autentico del presepe».
Un gesto semplice, ma carico di significato, che unisce tradizione, lavoro e valori condivisi.
Foto: RietiLife ©








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