Natale a Rieti tra fede, tradizione e comunità: celebrazioni del vescovo e Presepe di Greccio

(ch.di.) Il Natale nella Diocesi di Rieti non è solo una ricorrenza, ma un tempo forte, identitario, che affonda le radici nella storia e guarda dritto al cuore delle persone. Anche quest’anno le celebrazioni presiedute dal vescovo Vito Piccinonna e la Rievocazione storica del Presepe di Greccio si intrecciano in un cammino che unisce fede, tradizione e comunità.

Il calendario liturgico si apre il 24 dicembre con un gesto dal valore profondamente simbolico: alle 10.30 il vescovo celebrerà l’Eucaristia presso la Casa circondariale di Rieti, portando il Natale là dove spesso si fa più fatica a sperare. In serata, allo scoccare della mezzanotte, la celebrazione si sposterà a Greccio, nel Santuario del Primo Presepe, per la solenne Messa della Notte di Natale, nel luogo che più di ogni altro racconta l’origine di questa festa.

Il 25 dicembre, giorno di Natale, il vescovo presiederà la Messa alle 11.00 ad Amatrice, nella chiesa di Sant’Agostino, e alle 18.00 nella Cattedrale di Santa Maria a Rieti. Il cammino proseguirà il 28 dicembre con la chiusura dell’Anno Giubilare, celebrata alle 18.00 in Cattedrale, momento di sintesi e ringraziamento per un tempo di grazia vissuto dalla diocesi. Il 31 dicembre, sempre alle 18.00, la celebrazione eucaristica con il Te Deum segnerà il passaggio all’anno nuovo, mentre il 1° gennaio 2026, solennità di Maria Santissima Madre di Dio, e il 6 gennaio, Epifania del Signore, completeranno il tempo natalizio con due appuntamenti centrali per la vita ecclesiale reatina.

Accanto alla dimensione liturgica, il Natale reatino trova la sua massima espressione popolare e storica a Greccio, “luogo del primo presepe del mondo”. Qui torna la Rievocazione storica del Presepe del 1223, il presepe vivente più importante e autentico, che non è spettacolo ma memoria viva. Le rappresentazioni sono in programma il 24 dicembre alle 22.40, il 26, 27 e 28 dicembre alle 17.40, e il 1, 3, 4 e 6 gennaio allo stesso orario, nel piazzale sottostante il Santuario francescano.

A Greccio, dove san Francesco scelse la semplicità per raccontare il mistero dell’Incarnazione, il Natale torna ogni anno a parlare chiaro: meno luci artificiali, più verità. Un messaggio antico, ma tremendamente attuale.

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