“Il Presepe della Pace dimenticato: fondi destinati, i lavori per sistemarlo non iniziano mai”: la protesta del Comitato Festa del Sole

Da troppo tempo il Presepe della Pace giace nell’indifferenza generale. Un silenzio che pesa, perché non parliamo di un’opera qualunque, ma di un simbolo identitario, culturale e spirituale che appartiene a un intero borgo e, di riflesso, a tutta la città di Rieti.

 

Quel presepe è nato a dicembre 1979 grazie ai sacrifici del Comitato Cittadino Festa del Sole e degli abitanti del borgo, sotto la guida appassionata di Renato Buccioni. Un lavoro fatto con le mani, con il cuore e con una visione chiara: lasciare qualcosa di duraturo, qualcosa che parlasse di pace, comunità e tradizione.

 

Un presepe che è stato vanto della Chiesa, tanto da ricordare le visite del Papa ogni volta che passava per Rieti, e orgoglio anche per politici e rappresentanti istituzionali che negli anni non hanno mancato di celebrarlo e mostrarlo come esempio virtuoso.

 

Oggi, però, quello stesso presepe è abbandonato.

 

I fondi per i lavori di ristrutturazione, viene riferito, sono stati già destinati, ma resta una domanda che suona come una beffa: quando verranno fatti questi lavori? Per quale anno? Per quale Natale? Per quale generazione?

 

A rompere il silenzio è il presidente del Comitato Cittadino Festa del Sole, Augusto D’Orazi, che scrive: “È inaccettabile che il Presepe della Pace, realizzato con enormi sacrifici dal Comitato e dagli abitanti del borgo, sotto la guida di Renato Buccioni, sia lasciato all’abbandono da così tanto tempo. Parliamo di un’opera che è stata motivo di orgoglio per la Chiesa, per la città e per le istituzioni, ricordata anche per la presenza del Papa durante i suoi passaggi a Rieti. I fondi per la ristrutturazione sono stati destinati, ma non è dato sapere quando i lavori verranno realmente eseguiti. Così si mortifica la memoria, il lavoro e l’identità di una comunità intera.”

 

Foto: RietiLife ©

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