(cr.co.) Un’organizzazione criminale strutturata, mobile e altamente specializzata, capace di colpire quasi ogni notte esercizi commerciali in mezza Italia. È questo il quadro emerso dall’operazione condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Rieti, che nei giorni scorsi hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Rieti su richiesta della Procura della Repubblica.
I destinatari dei provvedimenti sono due soggetti di etnia rom, ritenuti responsabili, a vario titolo, di 68 furti aggravati, una rapina, riciclaggio e resistenza a pubblico ufficiale. Altri due indagati, anch’essi colpiti da analoga misura cautelare, risultano attualmente irreperibili dopo l’interrogatorio preventivo: sono in corso le attività per rintracciarli. Coinvolto anche un minorenne, per il quale è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari da parte della Procura per i Minorenni di Roma.
L’attività investigativa ha consentito di disarticolare un sodalizio criminale che, in appena cinque mesi, aveva messo a segno decine di colpi per un valore complessivo stimato in circa 300.000 euro.
Le indagini
L’inchiesta ha preso avvio dal furto al supermercato Tigre di Scandriglia, avvenuto nelle prime ore del 13 ottobre 2023, durante il quale vennero sottratti una cassaforte con 4.500 euro in contanti e buoni spesa per 2.000 euro. In quell’occasione, i ladri furono sorpresi dal titolare, allertato dall’allarme, e riuscirono a fuggire solo dopo aver utilizzato la polvere di un estintore per ostacolare l’inseguimento.
Fondamentali per ricostruire l’intera rete criminale sono stati pedinamenti, servizi di osservazione, oltre a intercettazioni telefoniche, analisi dei tabulati e lo studio delle celle telefoniche. Gli investigatori sono riusciti a ricostruire con precisione gli spostamenti del gruppo: dalla partenza dai campi romani, al punto di ritrovo a Roma, fino ai colpi messi a segno nelle varie province e al rientro nella Capitale.
Inseguimenti e resistenza
Particolarmente grave quanto accaduto nella notte dell’8 marzo 2024, dopo un furto in una tabaccheria di Montecassino. In quell’occasione il gruppo tentò la fuga ingaggiando inseguimenti a velocità superiori ai 200 km/h tra le province di Perugia e Terni. I malviventi arrivarono a speronare un’auto dei Carabinieri e a lanciare un estintore contro un’autoradio in inseguimento. Fortunatamente, nessun militare riportò ferite.
Un modus operandi rodato
Il gruppo agiva con modalità collaudate: partenze serali da Roma e rientro all’alba; utilizzo di auto di grossa cilindrata, cambiate frequentemente; targhe rubate poco prima dei colpi, così da eludere i sistemi di controllo automatico. I furti sono stati commessi tra il 7 ottobre 2023 e l’8 marzo 2024 nelle province di Rieti, Roma, Frosinone, L’Aquila, Terni, Firenze, Perugia, Siena, Arezzo, Prato, Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, spesso con più colpi nella stessa notte.
La rapina
Oltre ai furti, agli indagati viene contestata anche una rapina avvenuta a Petritoli, in provincia di Fermo, nella notte dell’8 febbraio 2024.
Le misure cautelari
Secondo il G.I.P., le misure restrittive sono state disposte per il concreto pericolo di reiterazione dei reati, evidenziando la “elevata capacità organizzativa e professionalità nel delinquere” del gruppo. I due arrestati sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Rieti, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Un’operazione importante, che restituisce sicurezza a commercianti e territori colpiti e dimostra, ancora una volta, quanto il lavoro paziente e tradizionale dell’investigazione – fatto di strada, analisi e tenacia – resti un’arma decisiva contro il crimine organizzato.
Foto COCUCCIONI ©








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