Giornata di festa vera, oggi, a Rieti. Per Santa Barbara la città si è svegliata tra strade affollate, profumi familiari e quell’atmosfera che solo la Fiera può regalare. I reatini non sono mancati all’appuntamento: una folla continua ha attraversato fin dal mattino il percorso storico della manifestazione, trasformando il 4 dicembre in un momento di comunità, identità e… qualche piacevole tentazione gastronomica.
Complice anche il lungo ponte — iniziato il 3 dicembre e destinato a chiudersi l’8 incluso — molti studenti e insegnanti hanno approfittato delle scuole chiuse per godersi un po’ di libertà e farsi un giro tra le bancarelle. E le bancarelle, quest’anno, non si sono fatte desiderare: artigianato, prodotti tipici, idee regalo per il Natale ormai alle porte, croccante, panini con la porchetta e tutto quel campionario di sapori che per un giorno rende le vie della città un grande mercato all’aria aperta.
La fiera, come sempre, arriva all’indomani dell’immancabile Apparsa, completando un rito che a Rieti si ripete da generazioni e che ancora oggi sa richiamare giovani, famiglie e curiosi.
Le aree interessate dall’edizione di quest’anno sono:
Viale Maraini (da via Micioccoli a via Porrara e via L. Di Benedetto)
Via L. Di Benedetto
Piazza Angelucci
Via Molino della Salce (da via L. Di Benedetto a via Campo Saino)
Via F.lli Cervi (fino all’incrocio con via P. Boschi e via G. Leopardi)
Piazzale Foro Boario
Lungovelino Don G. Olivieri (da via Tancia a via Cottanello)
Un tracciato ampio, capace di accogliere migliaia di persone e trasformare interi quartieri in un unico grande spazio sociale.
La Fiera di Santa Barbara non è solo un appuntamento nel calendario: è un pezzo di storia cittadina che continua a vivere, anno dopo anno. Una tradizione che mette insieme generazioni diverse, che richiama i ricordi di chi da bambino ci veniva per il croccante e oggi ci torna con i figli, che tiene viva un’identità condivisa.
Oggi Rieti non celebra soltanto la sua patrona, ma ribadisce il legame con ciò che è stato e con ciò che vuole continuare a essere: una comunità viva, riconoscibile, orgogliosa delle sue radici e con lo sguardo rivolto avanti.
Foto: Emiliano GRILLOTTI ©








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