Foto: Massimo RENZI ©
Un lavoro lungo, paziente e spesso complicato, ma alla fine il risultato è sotto gli occhi di tutti. Il 3 dicembre, alle 17.30, la Cattedrale ha riaperto le sue porte per mostrare alla città il completamento dei restauri avviati dopo il sisma del 2016, restituendo al Duomo un volto nuovo e allo stesso tempo fedele alla sua storia.
La presentazione è avvenuta nell’ambito dei festeggiamenti per Santa Barbara, patrona della città, davanti a un pubblico numeroso e visibilmente curioso di scoprire i frutti di anni di lavoro. Professionisti, tecnici, restauratori e cittadini si sono ritrovati insieme nello stesso luogo che, subito dopo il terremoto, appariva ferito e fragile.
Il percorso che ha portato alla rinascita dell’edificio è stato lungo fin dall’inizio: prime opere di messa in sicurezza, poi un fitto programma di consolidamento strutturale, indispensabile per garantire stabilità, sicurezza e accoglienza. Parallelamente è scattato il capitolo più visibile e affascinante dei lavori: la pulitura e il restauro degli apparati di arte sacra, finalmente tornati a risplendere grazie anche alla nuova illuminazione, studiata per valorizzarli senza tradirne l’essenza.
Un intervento che non si limita a riportare la Cattedrale allo stato pre-sisma, ma la consegna alla comunità come uno spazio rinnovato, pienamente fruibile e pronto ad accogliere celebrazioni, momenti culturali e visite.
Durante l’evento è stata svelata anche la cappella dedicata a Santa Barbara. A presentarla, con un tocco di freschezza e partecipazione civica, sono stati gli studenti del Liceo Classico cittadino, chiamati a offrire il loro commento storico e simbolico.
La Cattedrale, oggi, torna così al centro della vita cittadina: un luogo più stabile, più luminoso e più bello. Un pezzo importante del patrimonio religioso e culturale del territorio che, dopo quasi un decennio, ha finalmente ritrovato la sua armonia.








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