Oltre trecento eventi in trecento giorni: L’Aquila si prepara a vivere il 2026 come un anno simbolo di rinascita culturale. A supporto c’è Rieti, che avrà un suo cartellone. Presentato a Roma il programma “Un territorio, mille capitali”, che dal 17 gennaio intreccerà arte, teatro, musica e ricerca, restituendo alla città luoghi feriti dal sisma del 2009. Alla conferenza, con sindaci e istituzioni di Abruzzo e Rieti, il ministro Alessandro Giuli ha parlato di una realtà “viva e partecipata”, capace di trasformare il trauma in energia civile.
Il cartellone coinvolge le principali realtà culturali del territorio e punta a un modello di sviluppo condiviso tra città e aree interne. Tra gli eventi attesi, un’opera di Piovani, un progetto su San Francesco e la riapertura di teatri e musei simbolo. Con oltre 8 milioni di investimenti, l’obiettivo è usare la cultura come motore di coesione e crescita per tutto l’Appennino. Dell’amicizia con L’Aquila e degli eventi per la città ha parlato il sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi, sotto il VIDEO.
L’Aquila ha presentato questa mattina, nella sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri, il programma ufficiale di Capitale italiana della Cultura 2026: oltre 300 eventi in 300 giorni, con ospiti internazionali, distribuiti tra arte, musica, teatro, cinema, danza, partecipazione, ricerca.
Il progetto – che prenderà il via con una cerimonia ufficiale il prossimo 17 gennaio – si distingue per il suo forte valore identitario, frutto di un percorso partecipato che mette al centro le città medie e le aree interne fragili dell’Appennino, definendo un modello esportabile di rilancio. L’Aquila Capitale della Cultura è più di un anno di eventi: è un progetto strutturale che supera l’idea tradizionale di una singola città, proponendo invece un modello policentrico che valorizza un vasto territorio interconnesso. La ricchezza storica e paesaggistica dei paesi dialoga con le città attraverso il capitale umano, la determinazione e l’ingegno creativo degli abitanti stessi.
Alla conferenza, moderata dal giornalista Alessio Viola, accanto al sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, e al ministro della Cultura, Alessandro Giuli, hanno preso parte il coordinatore scientifico di candidatura, Pier Luigi Sacco; il direttore di candidatura, Alessandro Crociata; il sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi; il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, insieme ai rappresentanti del Comitato dei garanti e del Comitato di sostegno dei privati.
Il sindaco Biondi ha introdotto i grandi numeri del programma e l’idea guida del progetto: “Un territorio, mille capitali”, la prima vera Capitale diffusa della Nazione. “Non una città, ma un territorio. Non una capitale, ma mille capitali: luoghi, istituzioni, paesi, e – soprattutto – mille capitali umani. La nostra forza è la coralità di una comunità ampia, policentrica e in evoluzione”, ha dichiarato Biondi, evidenziando che il dossier vincitore per il 2026 è frutto di un lavoro condiviso anche con il Comune di Rieti e le aree colpite dai sismi 2009 e 2016.
Il sindaco ha inoltre evidenziato che l’investimento complessivo del Comune dell’Aquila per il solo 2026 – tra programmazione culturale, grandi esposizioni, produzioni, attività diffuse e azioni di rigenerazione – è di oltre 16 milioni di euro, segno di una volontà politica chiara: affiancare alla ricostruzione materiale una strategia culturale strutturale, capace di generare futuro. Ha poi ricordato come il programma potenzi le eccellenze del territorio, ospitando produzioni originali di rilievo nazionale.
Solo a titolo di esempio, su commissione della Società Aquilana dei Concerti “Bonaventura Barattelli”, l’opera in prima esecuzione assoluta di Nicola Piovani, per gli 80 anni dalla fondazione; con l’Istituzione Sinfonica Abruzzese, le parole di Davide Rondoni, la musica di Roberto Molinellie il canto di Simona Molinari si incontrano in un progetto inedito per l’ottavo centenario dalla morte di San Francesco; I Solisti Aquilani organizzano la prima edizione dell’International Conducting Competition “Vittorio Antonellini” per giovani direttori d’orchestra con giuria presieduta da Salvatore Accardo, a 10 anni dalla scomparsa del loro fondatore. Nel 2026 torneranno anche gli eventi identitari della città — Perdonanza Celestiniana, I Cantieri dell’Immaginario, Jazz Italiano per le Terre del Sisma, Festival delle Città del Medioevo — in una programmazione potenziata.
Il coordinatore scientifico della candidatura, Pier Luigi Sacco, professore ordinario di Economia Biocomportamentale dell’Università di Chieti-Pescara, ha ricordato come la cultura sia una infrastruttura primaria per le aree interne, capace di produrre impatti misurabili su benessere, salute, coesione sociale e attrattività territoriale. “Sentiamo sempre più spesso dire che la cultura crea benefici per la salute, come riconosciuto anche dall’OMS. Con L’Aquila 2026 faremo un passo in più: mostreremo come la costante esposizione della Capitale alla cultura durante l’anno produca effetti concreti, non solo sulla salute mentale, ma anche su quella fisica”.
Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha ribadito che “il 2026 sarà l’occasione per mostrare all’Italia e all’Europa una città che oggi si presenta come laboratorio vivo di rigenerazione culturale, luogo di incontro, dialogo e innovazione. L’Aquila Capitale italiana della Cultura evidenzia quanto il patrimonio culturale sia una forza capace di ricomporre il tessuto sociale, restituire identità e fiducia e generare nuove energie creative ed economiche. La città, con il patrimonio recuperato e le nuove progettualità, mostra di avere non solo memoria ma anche futuro: un futuro fondato sulla bellezza, la conoscenza e la partecipazione delle comunità. Il ruolo della Regione è quello di assicurare il coordinamento di un investimento integrato affinché questo risultato si traduca in benefici concreti per l’intero territorio”.
Alessandro Crociata, professore ordinario di economia applicata all’Università di Chieti-Pescara e direttore del dossier di candidatura, ha illustrato la logica di Capitale diffusa come “mosaico di capitali”. “Con L’Aquila 2026 – ha spiegato – abbiamo applicato un modello di sviluppo culturale che valorizza il ruolo delle città medie come motori dell’economia territoriale. Il dossier nasce da questa visione di area vasta e da un dialogo concreto tra L’Aquila, il suo territorio e Rieti, che condivide le stesse sfide e opportunità. L’Aquila è sede del primo Osservatorio Culturale Urbano in Italia: uno strumento che misurerà l’impatto delle politiche culturali e offrirà dati utili per orientare lo sviluppo locale a livello nazionale e internazionale”.
Il sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, ha spiegato il valore dell’alleanza interregionale: “Ci apprestiamo a vivere una fondamentale occasione di valorizzazione del territorio dell’Aquila, di Rieti e dell’intero Appennino centrale che, anche attraverso questo progetto, dimostrerà di meritare attenzione e centralità nel panorama nazionale grazie alle sue straordinarie ricchezze culturali che conservano e custodiscono ancora l’identità profonda italiana. Rieti sarà protagonista insieme all’Aquila, con entusiasmo e orgoglio”.
Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha dichiarato: “Le vittorie arrivano quando un progetto si basa su una realtà viva, grazie a una popolazione che ha saputo trasformare il trauma del terremoto in una forza propulsiva, le cicatrici in nuovi progetti. Nelle radici di queste popolazioni c’è la natura della nostra identità. La missione del Ministero della Cultura è esattamente quella di garantire, di valorizzare un’identità che trova una vetrina speciale dell’Aquila. E c’è una popolazione viva, c’è una buona amministrazione, c’è una rifioritura di progetti, c’è il Maxxi, che è nato all’Aquila con una funzione di presenza sociale e che nel tempo ha dato prova di grandissima qualità di interazione con la cittadinanza. L’antica Civiltà Appenninica arriva fino all’arte contemporanea in una linea di continuità straordinaria, che trova una sede eletta, nella zona dove la terra si muove”.
Il programma ufficiale, in costante e dinamico aggiornamento, sarà disponibile su: www.laquila2026.it
Foto: Daniele Sinibaldi ©








Rieti Life L'informazione della tua città





