Rieti Life L'informazione della tua città
Foto: Gianluca VANNICELLI ©
Joan Mirò e il suo Giardino delle meraviglie, 57 tra litografie e incisioni realizzate tra il 1953 e il 1981, sono fino al 1 marzo in mostra nello spazio espositivo al pianterreno di Palazzo Dosi Delfini. Oggi il taglio del nastro della mostra organizzata dalla Fondazione Varrone Cassa di Risparmio di Rieti e curata dallo Studio Guastalla di Arte Moderna e Contemporanea di Milano. Col presidente della Fondazione Trilli il Prefetto Niglio, l’assessore alla Cultura Rosati, le massime autorità cittadine. “Mirò é un’artista che piace e non smette di stupire ed è stato così anche per noi- ha detto il presidente Mauro Trilli – Ringrazio il Consiglio di Amministrazione, il Segretario Generale, il personale e le ditte che lavorando per noi hanno fatto sì che in meno di un mese potessimo aprire questa mostra, a tutto vantaggio dei reatini e dei turisti che ci verranno a trovare”. A Palazzo Dosi troveranno un percorso espositivo che rende omaggio ad un artista brillante ed eclettico come Mirò valorizzando le sue produzioni grafiche, forma espressiva preferita soprattutto nella seconda metà della sua carriera.
Nel XX secolo il libro d’artista diventa un fenomeno rilevante e Mirò ne è uno dei maggiori esponenti illustrando opere di autori come Jaques Prévert, Tristan Tzara o Paul Eluard. Proprio Jaques Prevert descrivendo Mirò lo definisce “Un innocente col sorriso sulle labbra che passeggia nel giardino dei suoi sogni”. La mostra di Rieti è un invito a passeggiare nel suo giardino delle meraviglie.
La mostra sarà visitabile gratuitamente con i seguenti orari:
- venerdì: dalle 16 alle 20
- sabato e domenica: 10-13 e 16-20
Aperture straordinarie:
4 e 8 dicembre (mattina e pomeriggio), 2 e 30 dicembre (16-20), 5 e 6 gennaio (16-20).
Per gruppi e scolaresche sono disponibili visite organizzate su prenotazione, scrivendo a [email protected].
Un appuntamento che porta luce, cultura e un tocco di poesia nel cuore della città: Miró a Rieti è una di quelle occasioni da non lasciarsi scappare.
