Dalla detenzione alla denuncia: Gianni Alemanno e Fabio Falbo raccontano le carceri italiane

Martedì 2 dicembre, dalle ore 14 alle 16, si terrà a Roma, in Piazza di Montecitorio 116, presso CEO for LIFE, la presentazione del libro L’EMERGENZA NEGATA – Il collasso delle carceri italiane. L’evento è promosso dall’Associazione Nessuno Tocchi Caino e vedrà la partecipazione del Presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa. Gli autori, Gianni Alemanno e Fabio Falbo, attualmente detenuti nel carcere di Rebibbia, parteciperanno all’incontro grazie all’ausilio dell’IA: provenienti da esperienze e storie personali diverse, hanno saputo unirsi nella comune battaglia contro il pregiudizio e l’indifferenza che avvolgono il sistema carcerario italiano.

Oltre al Presidente La Russa, interverranno la Vice Presidente del Senato, Anna Rossomando, gli onorevoli Roberto GiachettiSimonetta MatoneRenata Polverini, i senatori Filippo Sensi e Luigi Manconi, il Vice Presidente del CSM Fabio Pinelli, gli avvocati Francesco Petrelli (Presidente UCPI), Beppe Belcastro (Presidente Camera Penale di Roma) Gian Paolo Catanzariti (Responsabile Osservatorio Carceri UCPI), le professoresse Marina Formica e Serena Cataldo dell’Università di Tor Vergata. Saranno inoltre presenti rappresentanti della stampa come Tommaso Cerno, Piero Sansonetti, l’on. Francesco Storace, Davide Vari e Alessandro Barbano. All’evento porterà il suo saluto Giordano Fatali, Presidente e Fondatore di CEO for LIFE.

Il libro offre una denuncia lucida e profonda sulle condizioni di degrado e sulla drammatica quotidianità delle persone detenute, evidenziando l’emergenza sociale e civile causata principalmente dal sovraffollamento che affligge questa “istituzione totale”. Si tratta di un’opera che non si limita a mostrare le criticità e i pregiudizi che permeano il sistema penitenziario, ma si propone anche come un messaggio di speranza, invocando interventi tempestivi e una riforma radicale ispirata ai principi della Costituzione italiana.

Rita Bernardini, Presidente di Nessuno Tocchi Caino, e Massimo Arlechino, affermano: «Solo chi vive in prima persona la realtà carceraria conosce davvero la drammaticità della condizione dei detenuti. Molti dovrebbero ringraziare Alemanno e Falbo per aver contribuito a far conoscere all’esterno l’universo carcerario italiano, spesso segnato da situazioni disumane e degradanti. Il loro libro rappresenta un prezioso strumento di riflessione, sia dal punto di vista storico-politico sia per le prospettive concrete di riforma del sistema.

 

 

Dal libro

Gianni Alemanno scrive: «Le condizioni di vita nelle carceri italiane sono inimmaginabili in qualunque altro contesto della società. Il principale motore di questo degrado è il sovraffollamento, che ha raggiunto il 137% e livella verso il basso ogni percorso di reinserimento per chi sta scontando una pena» E aggiunge: «La politica italiana preferisce non vedere l’emergenza che si aggrava nei nostri istituti penitenziari, ignorando il divario devastante tra i principi costituzionali e la realtà concreta vissuta dalla popolazione detenuta».

Fabio Falbo sottolinea: «Sovraffollamento, suicidi, tossicodipendenze: le carceri italiane sono al collasso. Non si tratta di una semplice emergenza, ma di una crisi sistemica, dove la funzione rieducativa della pena viene tradita ogni giorno. Punire o rieducare? L’articolo 27 della Costituzione è smentito dalla realtà» E ancora: «Non possiamo accettare che chi ha più di settant’anni muoia dietro le sbarre, che genitorialità e affettività siano diritti negati, che la vita quotidiana sia un tempo sospeso, senza speranza.» Conclude: «Quando la pena si trasforma in vendetta, lo Stato perde la sua anima».

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