“Viviamo dimenticati a due passi dal centro”: la denuncia di dieci famiglie lasciate in balia di una strada impraticabile

Una lettrice, ci scrive con amarezza, rabbia e una rassegnazione che ormai ha superato ogni limite. La sua non è una richiesta personale: parla a nome di un piccolo gruppo di famiglie reatine “dimenticate”, appena dietro il cimitero comunale, a due passi dal cuore della città ma lontanissime – nei fatti – da condizioni di vita accettabili.

La strada che conduce alle loro abitazioni, l’unica via di accesso, versa da anni in condizioni definite “umanamente impossibili da sopportare”. Buche profonde, fango, voragini che con la pioggia si trasformano in vere e proprie trappole di acqua: nei giorni come questi, racconta la residente, “l’acqua arriva agli sportelli delle auto, che rischiano di bloccarsi nelle pozze”.
Il punto più paradossale? Quella strada risulta “privata” e dunque, nonostante ripetuti tentativi di accordo, i proprietari non hanno mostrato – secondo quanto riferito – alcuna disponibilità a intervenire per sistemarla.

Le famiglie, dieci nuclei in tutto, si ritrovano così in un limbo amministrativo dove nessuno sembra poter o voler mettere mano. “Ci è stato detto più volte – scrive la lettrice – che non è possibile fare nulla. Ma è assurdo lasciare cittadini in condizioni del genere. È una situazione invivibile, ingestibile, e nessuno dovrebbe trovarsi in un tale disagio”.

L’appello è diretto, chiaro e disperato: qualcuno faccia qualcosa. O quantomeno fornisca finalmente indicazioni concrete su quali passi compiere per uscire da questa impasse che danneggia, giorno dopo giorno, intere famiglie.

La segnalazione è corredata da foto che documentano lo stato della strada e confermano la gravità della situazione.

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