Bdtronic Rieti, tensione ancora alta: i lavoratori rilanciano la mobilitazione

La vertenza Bdtronic continua a tenere il fiato sospeso a Rieti. Ieri mattina le lavoratrici e i lavoratori dello stabilimento si sono riuniti in assemblea per fare il punto dopo l’incontro della scorsa settimana con la Regione Lazio. Qualche spiraglio di dialogo c’è stato, certo, ma la sostanza non cambia: la procedura di licenziamento avviata dall’azienda resta pienamente attiva. E questo basta e avanza per mantenere alta la preoccupazione.

 

Il clima emerso dall’assemblea lo conferma. I dipendenti non hanno gradito la decisione dell’azienda di continuare ad affidare a una ditta esterna i lavori su una macchina, nonostante le richieste sindacali di fermare questo ricorso agli appalti. Un comportamento giudicato grave dai sindacati, anche perché portato avanti mentre incombe una procedura di esubero e, soprattutto, perché si sarebbe verificato persino durante le ore di sciopero, proprio nei minuti in cui si svolgeva il confronto istituzionale in Regione.

 

Un paradosso, insomma: da un lato si parla di licenziamenti, dall’altro si esternalizzano attività che – come sottolineato in assemblea – avrebbero potuto essere svolte dal personale oggi a rischio. Una scelta giudicata “del tutto inaccettabile”, tanto da spingere i presenti a dare mandato alle organizzazioni sindacali di rivolgersi agli organi competenti per verificare la piena legittimità dell’operato aziendale.

 

La partita, intanto, si sposta su un nuovo fronte. Il prossimo round è fissato per il 2 dicembre, quando le parti si ritroveranno nella sede di Federlazio. E proprio per quella data i lavoratori hanno già deciso una nuova mobilitazione: un modo per far capire che la vertenza non si sgonfia e che la pressione resterà alta fino a quando non arriveranno risposte concrete.

 

«La Fiom Cgil sarà al loro fianco, senza arretrare», assicurano Luigi D’Antonio, segretario generale Fiom Cgil Roma e Lazio, ed Emiliano Lelli della Fiom di Rieti Roma Eva.

 

La mobilitazione, insomma, continua. E non sembra destinata a spegnersi presto.

Print Friendly, PDF & Email

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

 

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.