Un errore che ha fatto rumore. In occasione del 45° anniversario del terremoto dell’Irpinia del 23 novembre 1980, il Ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci ha pubblicato un post commemorativo sui social. Ma la foto scelta — inavvertitamente — non ritraeva l’Irpinia del 1980, bensì Amatrice dopo il sisma del 24 agosto 2016.
Una svista? Sì. Ma per il Gruppo di Minoranza del Comune di Amatrice, quell’immagine sbagliata dice molto più di quanto il Ministro immaginasse. Dice che Amatrice è ancora lì, ferita, incompiuta, e troppo spesso dimenticata.
A quasi dieci anni dal terremoto del 2016, la realtà è dura: la ricostruzione non è conclusa, e per chi ha scelto di restare la quotidianità è ancora un’emergenza. L’errore fotografico, sottolineano dalla Minoranza, “riporta l’attenzione su una situazione che resta critica e irrisolta”.
E qui arriva il nodo politico: le promesse dell’incontro dello scorso anno tra Musumeci e il sindaco Cortellesi sono rimaste tali. Nel frattempo, la gestione dell’emergenza sul territorio ha mostrato falle evidenti. La Minoranza denuncia che l’amministrazione comunale non assegna più le SAE (le Soluzioni Abitative in Emergenza) alle nuove famiglie aventi diritto.
Un immobilismo che sta portando le strutture al degrado progressivo, vanificandone la funzione originaria e disattendendo le norme che ne prevedono il riutilizzo. Nei comuni vicini, infatti, lo stesso processo di riassegnazione è stato attuato senza problemi. Ad Amatrice, invece, è tutto fermo.
La Minoranza ricorda anche la proposta avanzata nei mesi scorsi: un regolamento comunale per gestire con trasparenza e correttezza l’assegnazione delle SAE. Il documento, però, è stato bocciato dalla Maggioranza, scatenando malumori e tensioni in una comunità già provata.
Da qui l’appello, senza giri di parole: “Ministro Musumeci, venga ad Amatrice.” Non per una visita formale o una passerella, ma per verificare personalmente una gestione dell’emergenza definita “fallace” e mettere in campo interventi concreti. Basta promesse: servono decisioni, atti, soluzioni.
Foto: RietiLife ©








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