(ch.di.) La Studentesca Rieti “Andrea Milardi” si prepara a spegnere cinquanta candeline. Un traguardo che pesa, che racconta mezzo secolo di lavoro silenzioso, passione ostinata e un’identità sportiva che a Rieti non ha bisogno di presentazioni. Domenica 23 novembre, a Colle Aluffi, la storica società rossoblù riunirà atleti, tecnici, dirigenti e amici per un pranzo che promette di durare fino al tramonto. Un ritrovo vero, quasi familiare: niente passerelle, solo la voglia di guardarsi negli occhi e dire “ci siamo ancora”.
Sarà l’occasione per ripercorrere la strada fatta dal 1975 a oggi: le intuizioni visionarie di Andrea Milardi, la crescita delle strutture, la nascita di una fucina di talenti capace di portare in giro per l’Italia e l’Europa il nome della Studentesca. Centinaia di medaglie, generazioni di atleti cresciuti nella pista di casa e poi approdati nei gruppi sportivi militari, senza mai dimenticare da dove erano partiti.
Tra foto d’archivio, racconti che sanno di storia e premiazioni senza troppi fronzoli, la giornata sarà guidata dal presidente Giovanni Esposito insieme alla famiglia Milardi, che continua a custodire e portare avanti l’eredità di Andrea. Ci saranno volti noti, vecchie glorie e tanti giovani: perché una società funziona davvero quando riesce a tenere insieme chi l’ha fatta grande e chi la farà grande domani.
Il compleanno non segna solo un passaggio simbolico, ma apre anche la porta al futuro. Domenica 30 novembre, al Cinema Moderno, la Studentesca accenderà i riflettori sulla “Premiazione della stagione 2025”, chiudendo un mese intenso tra memoria e orgoglio. Una passerella meritata per gli atleti e i tecnici che continuano a scrivere pagine importanti dell’atletica laziale e nazionale.
Mezzo secolo di impegno e risultati non si improvvisa. La Studentesca è cresciuta puntando sui giovani, sulle strutture, sui progetti di lungo periodo. È diventata un modello riconosciuto in tutta Italia, capace di formare atleti e persone, insegnando disciplina, sacrificio e un amore per lo sport che non si compra e non si inventa.
Il 23 e il 30 novembre non saranno soltanto due date da cerchiare. Saranno il simbolo di una storia che continua a correre, fedele alle proprie radici ma con lo sguardo puntato avanti. Perché la Studentesca non festeggia solo il passato: celebra un’eredità che, dal 1975, non ha mai smesso di spingere atleti e appassionati verso nuovi traguardi. Una corsa lunga cinquant’anni, che non ha alcuna intenzione di rallentare.
Foto: Studentesca ©








Rieti Life L'informazione della tua città





