Pellecchia al magistrato: “Sì, il sasso che ha ucciso Marianella l’ho lanciato io”

Kevin Pellecchia, il 20enne arrestato, insieme ad altri due ultrà della Sebastiani basket Rieti, per l’agguato al pullman dei tifosi del Pistoia Basket, costato la vita il 19 ottobre scorso all’autista Raffaele Marianella, è stato interrogato dal pm Lorenzo Francia, come il suo legale aveva chiesto, e ha confermato di aver lanciato la pietra e di non poter affatto escludere che fosse proprio la sua quella che ha colpito Marianella.

Kevin Pellecchia, secondo quanto ha riferito all’ANSA il suo legale, l’avvocato Andrea Vella, “ha fornito una ricostruzione totale degli eventi di quella tragica sera, ha confermato la propria assunzione di responsabilità per essere stato tra gli autori del lancio di sassi contro l’autobus e di non poter affatto escludere che la pietra che, infine, ha colpito il vetro davanti al povero Marianella fosse proprio la sua”. Di fatto quello che aveva detto nelle intercettazioni (leggi).

Il 20enne, arrestato insieme a Manuel Fortuna e Alessandro Barberini con l’accusa di omicidio volontaria aggravato, ha confermato “che tale azione non avesse alcuna finalità di fare del male fisico ad alcuno ma che fosse un gesto compiuto con l’intento di danneggiare l’autobus dei tifosi avversari e che ad essa hanno partecipato molte più persone rispetto ai 3 fermati ed ora ristretti nella casa penitenziaria”. “Nei prossimi giorni – aggiunge l’avvocato Vella – ci saranno altri interrogatori e, nelle more si é conferito incarico ad un consulente della Procura per estrarre i contenuti dai telefoni sequestrati ai 3 indagati. Resta il profondo dispiacere e pentimento del ragazzo, la sua vicinanza alla famiglia della vittima e la disponibilità verso gli inquirenti per qualsiasi ulteriore necessità”.

Foto: RietiLife ©

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