Spaghetti in Corsivo: il grande ingorgo dell’urbanistica reatina

È andato in onda come ogni settimana su RietiLifeTV, canale 210, Spaghetti in Corsivo, l’appuntamento in cui Luigi Spaghetti scava nei nervi scoperti della città. E questa volta il titolo non lascia scampo: Rebus parcheggi e urbanistica caos. Una fotografia nitida di una Rieti che sembra procedere a zig-zag, tra cantieri che spuntano come funghi e un Piano parcheggi imposto dall’alto con la leggerezza di chi confonde la viabilità con un laboratorio sperimentale.

Parcheggiare è diventato un esercizio di pazienza, quando non un atto di fede. I residenti girano in tondo, i pendolari rinunciano, i commercianti tirano giù la saracinesca con sempre meno ottimismo. Eppure l’Amministrazione comunale va avanti, impermeabile alle proteste e alle richieste di revisione. Il confronto pubblico? Una passerella formale finita nel nulla. Le modifiche annunciate? Ritocchi cosmetici che non affrontano la sostanza del problema.

Il paradosso più evidente è quello della comunicazione: la stessa Giunta che ha investito mezzo milione di euro per potenziare l’ufficio stampa ha gestito la “sperimentazione” come se i cittadini dovessero intuirla telepaticamente. Lo hanno ammesso persino gli assessori Rositani e Sebastiani, confessando di aver sbagliato tempi e modalità. Intanto, le famose isole blu non decollano, gli incassi calano e la rotazione promessa è un miraggio.

Poi ci sono i numeri, che parlano più forte delle dichiarazioni: i parcheggi in centro sono diminuiti, gli abbonamenti residenti cancellati, altri 200 posti destinati a sparire con i cantieri del Pnrr. E mentre si chiede ai cittadini di fare sacrifici, si alimenta l’illusione che la sosta a pagamento possa risanare le casse comunali. Un’operazione che appare più ideologica che razionale.

Ma non è solo il Piano parcheggi a scricchiolare. Anche sul fronte urbanistico le crepe sono sempre più visibili: dal caso Porrara alla vicenda dell’Ippocastano di viale Maraini, fino ai dubbi sull’intervento nell’area ex Snia-Viscosa, dove permessi retrodatati, accessi difformi e vincoli del PRG sembrano comporre l’ennesimo rompicapo amministrativo destinato a finire sotto esame.

Rieti meriterebbe una visione chiara, non un rebus permanente. E invece, conclude Spaghetti, tra strade cantierate, parcheggi fantasma e scelte che non convincono nessuno, la città resta ostaggio di un’urbanistica che somiglia più a un azzardo che a un progetto.

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