Helmet placed on the tool after work

Cgil, sicurezza sul lavoro. Provvedimenti non più rinviabili

Nella tarda mattinata di ieri, poco prima delle 12.00, un operaio è caduto da un’impalcatura riportando gravi ferite. L’operaio è stato trasportato all’ospedale in codice rosso in condizioni gravi, sulla dinamica dei fatti e sulle condizioni di lavoro sono attualmente in corso le indagini. “Si tratta dell’ennesimo grave infortunio sul lavoro che si doveva evitare, a soli tre giorni dal drammatico epilogo della Torre dei Conti, in cui ha perso la vita a Roma Octav Stroici, un lavoratore edile di 66 anni. Seguiamo con apprensione l’evoluzione delle condizioni del lavoratore, attualmente ricoverato all’Ospedale Gemelli di Roma”. Dichiarano Barbara Di Tomassi, Segretaria Generale della Cgil di Rieti Roma Est Valle dell’Aniene e Marco Carletti, Segretario Generale della Fillea Cgil di Rieti Roma Est Valle dell’Aniene.

“Sulle dinamiche dell’infortunio sono ancora in corso le indagini, così come sul rispetto del contratto e delle misure di sicurezza. Quel che è certo è che siamo stanchi di assistere a 3 morti di lavoro, a 3 vittime del dovere, ogni giorno in questo Paese. Serve un netto cambio di passo. Il Decreto sicurezza, recentemente varato dal Governo Meloni dopo una lunga gestazione, non affronta i reali problemi. Non salverà nessuna vita” Proseguono i Segretari. “Era stata annunciata una stretta sui subappalti che non ha avuto seguito. Non basta inasprire le sanzioni se mancano i controlli: serve qualificare le imprese su salute e sicurezza, rispetto dei contratti, investimenti. Serve combattere il lavoro nero, è necessario accertare le responsabilità in tempi rapidi e garantire supporto e giustizia ai familiari”. “Ora è il momento della speranza e della vicinanza al lavoratore e ai familiari, nell’attesa di acquisire tutte le informazioni e accertare le responsabilità, il nostro impegno è chiaro: continuiamo a mobilitarci per fermare la strage sui luoghi di lavoro. Il lavoro è libertà, di lavoro si deve vivere”, concludono i Segretari.

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