“Stamattina ho voluto partecipare al flashmob di Giornaliste Italiane e al fianco di Emanuela Moreno per dire un chiaro e forte NO alla nuova forma di violenza digitale che colpisce sempre più donne: l’uso dell’intelligenza artificiale per creare immagini pornografiche falsificate, spesso utilizzando i volti di persone ignare. Si tratta di una gravissima offesa alla dignità femminile, che trasforma il volto e l’identità di una donna in merce, in un oggetto da manipolare e sfruttare. È inaccettabile che la tecnologia, nata per migliorare la vita delle persone, venga piegata a strumenti di umiliazione e disumanizzazione”. Lo dichiara Simona Baldassarre, assessore alla Cultura, alle Pari Opportunità, alle Politiche giovanili e della Famiglia e al Servizio civile della Regione Lazio.
“Difendere le donne da questi abusi non è una battaglia ideologica, ma una questione di civiltà. Significa affermare che ogni persona ha diritto al rispetto della propria immagine e del proprio corpo. Come amministrazione, ci impegniamo a promuovere educazione al rispetto e responsabilità digitale, perché la rete non può diventare terra di nessuno. Crediamo in una società che rispetti la donna nella sua integrità, nel suo ruolo, nella sua forza e nella sua missione insostituibile all’interno della famiglia e della comunità. Sono qui per unirmi a un messaggio semplice ma potente: la dignità non si falsifica”, conclude Baldassarre.









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