Spaghetti in corsivo: tagli, mobilità e sicurezza. Rieti ancora al palo

Come ogni venerdì sera alle 21 su RietiLife TV, anche ieri è tornato Spaghetti in corsivo, l’editoriale di Luigi Spaghetti che ogni settimana mette a fuoco uno dei temi più caldi per la città e la sua provincia. Questa volta il titolo era inequivocabile: “Tagli e diritto alla mobilità in sicurezza”. E mai come oggi, il tema non poteva essere più attuale e più doloroso.

Neanche il tempo di archiviare, con la difficoltà che si può immaginare, l’agguato al pullman dei tifosi di Pistoia — costato la vita al secondo autista Raffaele Marianella — che un’altra tragedia ha sconvolto Rieti e la sua provincia: l’ennesimo incidente mortale sulla Salaria, all’altezza di San Giovanni Reatino. Due vite spezzate e una comunità sconvolta, di nuovo. Nello stesso punto, poche settimane prima, un altro automobilista era morto e un’altra persona era rimasta gravemente ferita.

Una scia di dolore che riapre, impietosa, la questione della sicurezza stradale su quella consolare che da anni è sinonimo di pericolo. Gli appelli di residenti e amministratori locali sembrano cadere nel vuoto, mentre le auto continuano a sfrecciare a pochi metri dalle case. E la beffa è che l’ultimo incidente arriva poche ore dopo la notizia del taglio di 50 milioni di euro destinati alla Salaria, stralciati dalla manovra del Governo Meloni.

Un colpo basso passato quasi sotto silenzio, con i rappresentanti locali della maggioranza più inclini a promuovere eventi che a spiegare decisioni scomode. E così, l’ammodernamento dell’unica arteria diretta con Roma rischia l’ennesimo stop. Dei 762 milioni complessivi previsti per il progetto di raddoppio e messa in sicurezza, ne sono arrivati appena 18,5: troppo pochi per avviare cantieri che si trascinano tra burocrazia, espropri e carte bollate.

Nel frattempo, pendolari e autotrasportatori continuano a fare i conti con una strada congestionata, insicura e inadatta al traffico attuale. E non va meglio sul fronte ferroviario: i 57,3 milioni di euro destinati alla velocizzazione della Terni-Rieti-L’Aquila-Sulmona sono stati dirottati sulla stazione romana del Pigneto. Un’altra promessa che svanisce, un’altra occasione mancata per il Reatino.

Nemmeno la notizia dell’accordo sul tracciato della Rieti-Torano, attesa da quarant’anni, riesce più a scaldare gli animi. Dopo tante revisioni e progetti accantonati, si è trovata una soluzione condivisa tra Rieti e Cittaducale, ma resta da capire quando partiranno davvero i lavori. Perché — come ha ricordato ironicamente Spaghetti — “di tagli, in questo Paese, se ne vedono tanti: quelli di bilancio, non quelli del nastro”.

E a completare il quadro, la beffa della ZES, la Zona Economica Speciale da cui Rieti è stata esclusa, mentre Umbria e Marche incassano agevolazioni e fondi aggiuntivi. A noi, dice Spaghetti, restano solo le preghiere — e un po’ d’ironia amara: “Sant’Antò, pensace tu”.

Un editoriale pungente, il suo, ma anche un grido d’allarme: Rieti rischia di restare tagliata fuori — non solo dai finanziamenti, ma dal diritto alla mobilità, alla sicurezza e al futuro.

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