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Si chiama “Nino il maialino” il progetto che vede protagonista il mondo suino sabato 1 novembre a S. Maria in Legarano, frazione di Casperia. Appuntamento a mezzogiorno presso il bar S. Maria con una degustazione gratuita di porchetta e salumi della Sabina organizzata dall’associazione culturale 8 Settembre, con il contributo della Regione Lazio e dell’Arsial per la promozione dei prodotti agroalimentari tradizionali.
L’allevamento del bestiame, in particolare gli animali da cortile, caratterizza l’economia, la cultura e il paesaggio della Sabina. Il progetto intende valorizzare tutto ciò che ruota intorno al maiale fin dal titolo: Nino è infatti il nomignolo attribuito praticamente ad ogni maiale in Sabina; un termine affettuoso che ci fa capire quanto fosse importante per l’economia domestica il maiale, che con le sue carni era in grado di sfamare la famiglia per un anno intero. Oggi la produzione di salumi rimane un tratto caratterizzante del territorio ma l’allevamento di maiali è quasi scomparso.
Il progetto coordinato da Marco Cossu si pone l’obiettivo di rimettere al centro dell’attenzione il settore zootecnico, l’allevamento suino, quei prodotti tipici che nonostante tutto rappresentano un patrimonio gastronomico validissimo anche per l’economia. I protagonisti sono i porcari e i norcini, quelli delle generazioni passate e quelli ancora in attività; il maiale, con particolare attenzione ai salumi tipici, al benessere animale ed anche agli aspetti antropologici che ruotano intorno all’allevamento suino.
Il progetto prevede anche la realizzazione di una ricerca storica e antropologica a cura di Lorenzo Capanna che sarà pubblicata insieme ad una favola scritta da Giada Giusti, corredata da illustrazioni originali per divulgare del progetto anche tra i bambini.
Foto: RietiLife ©
