Rieti Life L'informazione della tua città
Non arrivano segnali positivi dal confronto tra la Direzione della Bdtronic e le organizzazioni sindacali. L’incontro, svoltosi oggi presso la sede di Federlazio Rieti, non ha portato a cambiamenti nella posizione dell’azienda, che ha confermato l’intenzione di proseguire con la procedura di licenziamento collettivo avviata nelle scorse settimane.
Il provvedimento coinvolge 21 dipendenti su 61 in forza allo stabilimento reatino, oltre un terzo del personale, e ha già suscitato forte preoccupazione tra lavoratori e istituzioni locali. L’appuntamento di oggi rappresentava il secondo incontro ufficiale, dopo la mobilitazione della scorsa settimana, che aveva visto scioperi e un vertice al Comune di Rieti.
Durante la riunione, la Fiom Cgil Roma e Lazio ha ribadito la richiesta di un piano industriale credibile, in grado di garantire un futuro produttivo allo stabilimento e tutele concrete per i dipendenti coinvolti. «Il piano attuale – si legge nella nota diffusa al termine dell’incontro – appare come il primo passo verso un abbandono definitivo del territorio reatino. Va fermato e profondamente modificato».
Nonostante una lunga discussione, la dirigenza di Bdtronic – azienda tedesca del gruppo Max Automation SE – ha rifiutato la sospensione della procedura di licenziamento, confermando la propria linea.
«Alla luce di questo atteggiamento – dichiara il segretario generale Luigi D’Antonio – chiediamo la convocazione urgente del tavolo presso la Regione Lazio, già sollecitata insieme al Comune di Rieti. È fondamentale che le istituzioni sostengano questa vertenza: non può essere consentito a un gruppo arrivato solo sette anni fa di chiudere oggi lo stabilimento senza valutare soluzioni di rilancio e salvaguardia occupazionale».
Nei prossimi giorni la Fiom convocherà un’assemblea dei lavoratori per decidere le nuove iniziative di mobilitazione. «Lo abbiamo già detto e lo ribadiamo con forza – conclude D’Antonio – i licenziamenti sono inaccettabili e faremo tutto il possibile per fermarli».
Foto: RietiLife ©
