Confartigianato Imprese Rieti accoglie con grande soddisfazione l’approvazione, da parte della Commissione Industria del Senato, dell’emendamento al Disegno di legge annuale per le PMI che conferisce al Governo la delega per la riforma della legge quadro sull’artigianato. “È un segnale di grande attenzione verso un comparto che rappresenta la vera spina dorsale del Paese – sottolinea Clara Odorici, membro della Commissione Regionale per l’Artigianato (CRA) del Lazio –. Dopo oltre quarant’anni, questa riforma potrà finalmente aggiornare la normativa, riconoscendo alle imprese artigiane il ruolo che meritano: quello di motore di sviluppo, innovazione e coesione sociale nei territori”. La riforma della legge quadro nasce anche dall’impegno unitario di Confartigianato e delle altre associazioni dell’artigianato, che negli ultimi mesi hanno lavorato insieme per riportare al centro dell’agenda politica il valore dell’impresa artigiana e il contributo delle piccole realtà produttive alla crescita del Paese.
“Questo risultato – aggiunge Maurizio Aluffi, Direttore di Confartigianato Imprese Rieti – testimonia la forza del dialogo e della rappresentanza: solo attraverso un’azione comune è possibile tutelare chi, ogni giorno, con passione e competenza tiene viva l’economia reale e l’identità dei nostri territori”. Un passo importante, dunque, che rafforza la fiducia delle imprese e apre una nuova fase per l’artigianato italiano, chiamato a essere protagonista del futuro economico e sociale del Paese. Anche la Regione Lazio ha avviato il percorso di aggiornamento della Legge Regionale n. 3 del 2015, che disciplina la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo dell’artigianato laziale. La XI Commissione “Sviluppo economico e attività produttive” del Consiglio regionale ha aperto un tavolo di confronto con le associazioni di categoria – tra cui Confartigianato – per definire le linee di rinnovamento della norma. Tra le ipotesi allo studio figurano il riordino delle funzioni amministrative legate all’Albo delle imprese artigiane, la semplificazione dei procedimenti, il rafforzamento dell’artigianato artistico e tradizionale, il riconoscimento quali artigianali delle nuove attività legate alla digitalizzazione e ai servizi, e la valorizzazione dei Centri di Servizio per l’Artigianato come strumenti di supporto all’innovazione e alla formazione.
“È fondamentale – osserva ancora Maurizio Aluffi – che il Lazio accompagni la riforma nazionale con una legge regionale moderna e coerente, capace di rispondere alle esigenze reali delle imprese artigiane. Serve una cornice normativa che semplifichi, valorizzi i mestieri e incentivi il ricambio generazionale, soprattutto nei territori interni e montani”. Il percorso di revisione regionale, insieme all’attuazione del Piano Triennale dell’Artigianato 2024-2026, del bando “Valore Artigiano” e delle nuove misure di incentivazione che sono attese nei prossimi due anni confermano l’impegno della Regione a sostenere concretamente il comparto, creando sinergia con le politiche nazionali e con il sistema associativo. “Solo unendo le forze – conclude Aluffi – potremo costruire una nuova stagione per l’artigianato italiano e laziale, fondata su innovazione e identità territoriale”.









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