Lunedì a Roma, in Campidoglio, è stata presentata la trentaduesima edizione di Ecosistema Urbano, il rapporto di Legambiente e AmbienteItalia sulle performance ambientali dei capoluoghi di tutta Italia. La capitale resta nella stessa posizione rispetto alla passata edizione e continua a essere la prima del Lazio, peggior risultato a Frosinone. Roma è invece la peggiore in regione per NO2 in atmosfera e Frosinone lo è per il Pm10. Pessimo dato per dispersione idrica in provincia di Latina dove il 68,1% dell’acqua si perde nelle reti colabrodo e la provi via pontina è la terza peggiore in Italia con una percentuale stabilmente altissima da decenni.
Tra i dati relativi ai diversi indicatori, riferiti all’anno 2024, emerge l’altissimo tasso di motorizzazione, ben al di sopra della media europea di 58 auto ogni 100 abitanti, a Roma con 68 auto ogni 100 abitanti e ancor peggio fanno gli altri capoluoghi. La migliore percentuale di raccolta differenziata la fa Frosinone con il 69,%, Roma in fondo con il 46,5% finalmente dopo anni di paralisi, muove positivamente i numeri.
“I capoluoghi del Lazio restano tutti nella parte bassa della classifica, i dati più positivi a Roma che rimane stabile nella posizione dell’anno precedente con lievi miglioramenti su raccolta differenziata e dispersione idrica – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. Nella Capitale bisogna velocizzare tutti i cantieri della transizione ecologica, da quelli per la mobilità collettiva e ciclabile al miglioramento della raccolta dei rifiuti, dalla moltiplicazione dei metri quadri di ZTL, alle politiche concrete di depavimentazione e sviluppo delle energie rinnovabili. Per gli altri capoluoghi invece, rispetto a dati veramente troppo negativi, c’è la necessità di un corposo cambio di passo, su tutti i parametri ambientali; in particolare a Latina e Frosinone da troppi anni stabilmente nel fondo della classifica di Ecosistema Urbano”.
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