Bdtronic Rieti: l’assemblea proclama lo stato di agitazione

Si è svolta ieri l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori della Bdtronic, convocata per fare il punto dopo l’incontro in Federlazio con la Direzione aziendale. Dall’incontro è emerso un quadro di forte preoccupazione: in gioco non ci sono solo i 21 posti di lavoro, ma anche la presenza stessa del gruppo tedesco Max Automation SE sul territorio reatino.

Secondo quanto emerso, ad oggi non esiste un vero piano industriale che guardi al futuro dello stabilimento. Il documento presentato dalla proprietà è stato definito dai sindacati e dai lavoratori come un piano di dismissione, che rischia di portare alla chiusura definitiva del sito se non verrà fermato.

L’assemblea ha espresso unità e determinazione nel voler contrastare questo progetto, sottolineando come esistano tutte le condizioni per un rilancio della Bdtronic. La strada indicata passa per una diversificazione delle attività, sul modello di quanto avveniva in passato, facendo leva sulle competenze e capacità interne che restano un punto di forza dell’azienda.

I rappresentanti dei lavoratori hanno inoltre ricordato l’esistenza di strumenti conservativi che permetterebbero di guadagnare tempo per impostare una vera strategia di rilancio. Tuttavia, per farlo, sarà necessario superare il muro di chiusura dell’azienda e ottenere il sostegno concreto delle istituzioni, a partire da quelle locali.

Per questo motivo, al termine dell’assemblea, è stato deciso di proclamare lo stato di agitazione e di richiedere un incontro urgente al Comune di Rieti, affinché venga istituito un tavolo di confronto istituzionale capace di affrontare la vertenza in maniera costruttiva e tempestiva.

“Ribadiamo, tutti compatti, che i licenziamenti sono inaccettabili” – hanno dichiarato in una nota congiunta: Luigi D’Antonio, Segretario Generale Fiom Cgil Roma e Lazio, Vincenzo Tiberti, Fim Cisl Roma Rieti, Roberto Gioffrè, Uilm Uil Rieti.

Foto: RietiLife ©

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