Turismo in affanno: Spaghetti in Corsivo accende i riflettori sui numeri dell’estate reatina

È andata in onda ieri sera una nuova puntata di Spaghetti in Corsivo su RietiLife TV, canale 210 del digitale terrestre. Questa settimana Luigi Spaghetti ha puntato la sua lente tagliente sui dati del turismo estivo, tra numeri, contraddizioni e riflessioni sul futuro del territorio.

L’estate, ormai archiviata, lascia spazio ai bilanci. E proprio i numeri – più delle parole – raccontano una stagione non esaltante. Secondo le analisi di Open Rieti, giugno e luglio 2025 hanno registrato un calo del 10% rispetto al 2024, con un dato clamoroso: l’incasso del Museo Civico nel mese di luglio è stato di appena 165 euro, un crollo del 22,5% sullo stesso periodo dell’anno precedente. Dati che fanno riflettere su un capoluogo che si definisce “città turistica”, ma che fatica a confermarlo nei fatti.

Un piccolo segnale positivo arriva da agosto: +3% di pernottamenti rispetto al 2024, con 6.647 presenze contro le 6.453 dell’anno scorso. Ma anche qui il bicchiere resta mezzo vuoto: calano alberghi e B&B, segno di un turismo ancora timido e poco strutturato.

E poi settembre, con la Fiera del Peperoncino, tradizionale banco di prova. Ma i numeri fanno discutere: 5.500 pernottamenti certificati da PayTourist, contro i 9.000 dichiarati dagli organizzatori. Una forbice ampia che solleva interrogativi: esistono strutture abusive non censite? O, peggio, mancate dichiarazioni e tasse di soggiorno non versate?

Intanto il Comune ha approvato un nuovo regolamento per la tassa di soggiorno, come spiegato dall’assessore Chiara Mestichelli, per rendere più efficiente la gestione e adeguarsi alle piattaforme digitali. Ma restano i nodi di sempre: un monitoraggio poco preciso e una pianificazione turistica che sembra inseguire gli eventi più che programmarli.

E poi c’è il Terminillo, eterno tema di discussione. Lettere aperte, polemiche e promesse di rilancio che si ripetono come ogni anno. Intanto via dei Villini resta segnata dal degrado, gli impianti di risalita non vedono manutenzione e gli unici interventi certi sono i nuovi parcheggi a pagamento.

“Servirebbe muoversi prima che arrivi la neve – ironizza Luigi Spaghetti – perché non si può vivere di stagioni passate e proclami futuri.”

Una battuta amara, che suona come monito: per tornare davvero “città turistica”, Rieti dovrà imparare a farsi trovare pronta.

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