Rieti ricorda Norma Cossetto: rose rosse nel Velino “per la giovane martire istriana”

Ieri pomeriggio il Comitato 10 Febbraio di Rieti ha organizzato una cerimonia in ricordo del martirio di Norma Cossetto, alla presenza del responsabile nazionale Silvano Olmi e del referente reatino Marco Ciancarelli.

Durante l’iniziativa, i militanti delle comunità identitarie reatine hanno gettato rose rosse nel fiume Velino, in memoria della studentessa istriana, originaria di un piccolo villaggio nel comune di Visignano, torturata e uccisa dai partigiani jugoslavi nei pressi della foiba di Villa Surani. Aveva appena 23 anni. La sua unica colpa: essere italiana.

Nel 2005, a Norma Cossetto è stata conferita la Medaglia d’Oro al Merito Civile alla memoria, in riconoscimento del coraggio e del sacrificio.

La cerimonia, oltre a rinnovare la memoria di quella giovane donna, ha voluto rappresentare un momento di riflessione sulle vittime di violenza nei conflitti, tema purtroppo ancora di drammatica attualità.

«Dopo anni in cui la tragedia delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata sono stati taciuti o sminuiti – hanno ricordato i promotori – il lavoro del Comitato 10 Febbraio e l’istituzione del Giorno del Ricordo stanno riportando alla coscienza nazionale una verità storica scomoda, ma necessaria».

Alla cerimonia era presente anche l’assessore Rositani, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Rieti, insieme alle comunità identitarie della provincia.

 

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