Impresa d’autore per Roberta Bruni ai Mondiali di atletica di Tokyo. La reatina si è qualificata per la finale del salto con l’asta, firmando un 4,60 superato alla prima prova, dopo aver già messo in cassaforte la misura di 4,45 al secondo tentativo.
Un risultato che assume un valore ancora più grande se si pensa che Bruni è rientrata in pedana meno di tre mesi dopo la frattura dell’osso sacro: un recupero lampo, frutto di carattere e determinazione, che l’ha riportata subito ai massimi livelli mondiali.
L’appuntamento con la storia è ora fissato per mercoledì alle ore 13.10 italiane, quando Bruni tornerà in pedana per giocarsi una medaglia iridata.
“Avevo voglia di fare il miracolo, a meno di tre mesi dalla rottura dell’osso sacro. Ho avuto grande coraggio e questo 4,60 è un ottimo segnale”, ha detto Bruni.
La sua qualificazione non è solo una buona notizia per l’Italia dell’atletica, ma anche l’ennesima conferma della tenacia di un’atleta che ha saputo rialzarsi dalle difficoltà per tornare a brillare sulla scena internazionale.
Foto: Grana/FIDAL ©