Striscione e fumogeni per Charlie Kirk: protesta durante il Pride di Rieti

Un episodio simbolico ha accompagnato il passaggio del Lazio Pride a Rieti lungo l’argine del Ponte Romano, dove è stato esposto un grande manifesto in favore di Charlie Clark, il sostenitore di Donald Trump ucciso nei giorni scorsi durante un discorso negli Stati Uniti.

Lo striscione, esposto da manifestanti di area centro-destra su tutti Chicco Costini, riportava la scritta: «Avete ucciso un padre e avete creato una bandiera». Durante il transito del corteo, i manifestanti dall’argine hanno accompagnato l’esposizione agitando fumogeni tricolori, attirando l’attenzione dei partecipanti e delle forze dell’ordine.

L’iniziativa ha creato impatto visivo e di riflessione in un contesto che, fino a quel momento, era caratterizzato soprattutto da musica, bandiere arcobaleno e rivendicazioni per i diritti della comunità LGBTQ+.

Le forze dell’ordine hanno monitorato attentamente la situazione, garantendo che la manifestazione proseguisse regolarmente.

LA NOTA DEI MANIFESTANTI

Rieti, 13 settembre 2025

CHARLIE KIRK. AVETE UCCISO UN PADRE, AVETE CREATO UNA BANDIERA!

Si è svolta questo pomeriggio a Rieti la seconda tappa del “Lazio Pride 2025” tra i cori e i balli arcobaleno di una manifestazione che teoricamente dovrebbe ergersi per le libertà e le prerogative di tutti ma che nella realtà viene sostenuta e patrocinata da quelle stesse forze che rifiutano di consentire ai propri avversari e oppositori di parlare e difendere i propri diritti e valori, negando di fatto quei principi di democrazia che tanto si vantano di rappresentare.

Nel corso della manifestazione ‘Movimento Indipendenza Rieti’ ha esposto uno striscione per ricordare Charlie Kirk, il giovane conservatore americano, ucciso, perché strenuamente attivo nella difesa della famiglia tradizionale, proprio da pallottole inneggianti all’antifascismo e ai diritti LGBTQIA+. Movimento Indipendenza Rieti ha scelto di essere presente proprio qui e proprio oggi perché nessuno immagini di poter impedire ad altri di avere idee differenti dalle proprie e perché tutti sappiano che per ogni caduto di questa battaglia contro il pensiero unico dominante, ci saranno sempre altri dieci, cento, mille militanti pronti a prendere il suo posto e a battersi per le sue idee.

Foto Gianluca VANNICELLI © 

 

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