Si accende lo scontro politico in città dopo la decisione del Sindaco Andrea Arcieri di negare l’utilizzo delle piazze del centro storico per la tradizionale Festa de L’Unità 2025.
Il Circolo PD “Mario Polidori” di Poggio Mirteto parla di “un attacco alla democrazia”, denunciando che con questo diniego l’Amministrazione comunale avrebbe introdotto un principio grave: gli spazi pubblici sarebbero concessi per eventi di ogni tipo, ma non per iniziative politiche.
Secondo il Partito Democratico, la vicenda mette in luce anche un “vuoto procedurale”, ovvero l’assenza di un regolamento chiaro e condiviso sull’uso degli spazi pubblici. Un aspetto che – sottolineano i dem – lascia troppo spazio all’arbitrio politico, in contrasto con i principi di trasparenza e imparzialità che la Costituzione assegna alla Pubblica Amministrazione.
Il PD giudica “pretestuosa” la proposta alternativa del Comune, che avrebbe offerto il Parco San Paolo come sede della manifestazione: una scelta che, secondo i promotori della Festa, maschera la volontà politica di ostacolare un’iniziativa non gradita, richiamando motivazioni di vivibilità e sicurezza che in altre circostanze non sono mai state considerate ostative.
“Le piazze appartengono a tutti – scrive il Circolo PD – ed escludere la politica dai luoghi di confronto significa indebolire la democrazia e allontanare i cittadini dalla partecipazione”.
Il Partito Democratico annuncia di non volersi lasciar intimidire e chiede il riesame immediato della decisione, rivendicando il diritto di organizzare la Festa de L’Unità nelle piazze cittadine “come avviene da decenni”.
La vicenda, destinata a far discutere, riaccende il dibattito sul ruolo degli spazi pubblici come luogo di confronto e di partecipazione democratica.