Belmonte in Sabina si prepara alla 39ª Sagra del Turchetto: due giorni di tradizione, gusto e musica il 16 e 17 agosto

Aziende Amiche Belmonte in Sabina, 16-17 agosto 2025: Torna uno degli appuntamenti più attesi dell’estate sabina: la Sagra del Turchetto, giunta alla sua 39ª edizione. Due giornate dedicate alla cultura, al folklore e alla gastronomia, capaci ogni anno di richiamare visitatori da tutta la Regione Lazio e non solo.

L’evento, organizzato dalla Pro Loco di Belmonte in Sabina con la collaborazione dell’UNPLI regionale e inserito nel calendario nazionale Le Settimane dei Cammini Italiani, ha come obiettivo quello di mantenere vive le tradizioni enogastronomiche locali e valorizzare il territorio, arricchito dal passaggio di importanti cammini di fede come la Via Francigena di San Francesco e il Cammino di San Benedetto.

Il dolce simbolo della festa
Protagonista assoluto sarà come sempre il Turchetto, dolce tipico preparato dalle donne del paese nei giorni precedenti alla manifestazione e cotto in forni a legna nella piazza principale. Il profumo che si diffonde tra i vicoli diventa parte integrante dell’esperienza, mentre i biscotti, confezionati in eleganti ceste, sono offerti ai visitatori come gesto di accoglienza.

Due giorni tra sapori e spettacoli
Sabato 16 agosto gli stand gastronomici apriranno nel pomeriggio, offrendo pizze cotte nei forni a legna dai maestri pizzaioli Enrico Brigotti e Marco Imperatori, oltre a numerose specialità locali. La serata sarà animata dall’orchestra Grifoni Emanuele.
Domenica 17 agosto proseguiranno le degustazioni e gli eventi culturali, con lo spettacolo musicale di Mary & i Poppins e la chiusura affidata al tradizionale e suggestivo Ballo della Pantasima, rito folkloristico che conclude la festa.

Un’intera comunità coinvolta
La Sagra del Turchetto è anche un momento di unione per Belmonte in Sabina: giovani e anziani lavorano fianco a fianco per garantire il successo della manifestazione, che negli anni è diventata un riferimento per il turismo enogastronomico e culturale della zona.

L’iniziativa mira ad accogliere non solo turisti, ma anche i tanti pellegrini che attraversano il borgo, rafforzando l’offerta turistica e l’ospitalità del paese, migliorata sensibilmente negli ultimi anni.

 

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