Rieti accoglie oltre 500 giovani pellegrini dalla Croazia in vista della Giornata Mondiale della Gioventù 2025. Mestichelli: “Lavoro sul turismo inizia a dare frutti”

In occasione del cammino di preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù 2025, la città di Rieti si appresta ad accogliere un numeroso gruppo di giovani provenienti dalla Croazia. Saranno oltre 530, tra ragazzi e accompagnatori della Diocesi di Spalato, ad arrivare in città nei giorni 3, 4 e 5 agosto 2025, in corrispondenza delle giornate clou degli eventi romani – tra cui l’atteso incontro con il Santo Padre e il grande momento vocazionale conclusivo.

Il gruppo soggiornerà nel cuore della città, presso due strutture sportive di eccellenza, adeguatamente protette: lo Stadio Guidobaldi, noto in tutta Europa per l’atletica leggera, e il PalaCordoni, sede storica delle attività sportive indoor del territorio.

Questa tappa a Rieti rappresenta una delle esperienze territoriali più significative del programma della GMG, con pernottamento in palestre, pasti organizzati, anche in collaborazione con i volontari, e momenti di fraternità all’interno del percorso spirituale proposto dalla diocesi d’origine. Il 3 agosto, dopo l’incontro romano con il Santo Padre, il gruppo arriverà in città nel pomeriggio e per trascorrere la prima notte. Il giorno successivo, 4 agosto, dopo la colazione, il giro per la città e il pranzo al sacco, parteciperà agli eventi vocazionali a Roma per poi rientrare nuovamente a Rieti nel pomeriggio. La partenza è prevista nella mattinata del 5 agosto dopo la colazione e la visita alla città.

L’organizzazione dell’accoglienza è stata resa possibile grazie alla stretta e attiva collaborazione con la Diocesi di Spalato, promotrice dell’iniziativa, che, dopo alcuni sopralluoghi e incontri nella Città, ha scelto Rieti come tappa fissa per la GMG, con il supporto operativo di Opera Fide, responsabile del coordinamento logistico. Fondamentale anche il contributo di ITC – Italy Travel Consulting, partner tecnico per i servizi di trasporto, ospitalità e pianificazione, e delle numerose realtà locali – associative, sportive, parrocchiali – coinvolte a vario titolo nell’attuazione del programma.

 

“La scelta di Rieti da parte della Diocesi di Spalato – dichiara il Vicesindaco e l’Assessore al Turismo, Chiara Mestichelli – rappresenta un motivo di orgoglio per la nostra città. Un segno di fiducia che ci impegna, ancora una volta, a essere comunità aperta, accogliente e pronta a fare, della spiritualità e dell’incontro, un’occasione di promozione culturale e territoriale. Questo nuovo segnale conferma che il lavoro articolato e a lungo termine che stiamo mettendo in campo inizia già a dare i suoi frutti. Lo dimostra l’accordo recentemente sottoscritto dal nostro Comune proprio con Italy Travel Consulting e ASM Rieti che riconosce la Città quale polo di riferimento regionale e nazionale dell’accoglienza turistica e centro di aggregazione culturale in occasione dei “Grandi eventi” del turismo religioso e culturale. Accordo che ci permette da un lato attraverso la collaborazione con ITC, di entrare in un circuito professionale di turismo incoming dedicato, in particolare, a grandi eventi; dall’altro di coinvolgere ASM quale ente in house del Comune nell’affidamento di una serie di attività e servizi connessi all’incoming turistico sulla città. Il percorso positivo che abbiamo intrapreso è testimoniato anche da recenti dati elaborati e presentati dalla Camera di Commercio Rieti-Viterbo nel convegno sul turismo montano tenutosi, appunto, al Terminillo nel riattivato salone del Palazzo del Turismo: nel 2024 gli arrivi nella provincia di Rieti sono cresciuti del 4,4% e le presenze sono aumentate dell’8,4%. Non solo, dal 2022 si rileva un trend in continua crescita ed è stata recuperata interamente la flessione di presenze determinata dal periodo del Covid.  Il lavoro sul turismo è un processo lento, articolato e a medio-lungo termine, fatto di creazione di reti tra pubblico e privato, formazione degli operatori e creazione di infrastrutture. Un processo rispetto al quale il Comune, nonostante non sia un servizio pubblico essenziale, svolge un ruolo di facilitatore e creatore delle condizioni per migliorare complessivamente l’afflusso e la ricettività del territorio. Ci vorrà tempo e bisogna lavorare molto e in rete, ma stiamo creando le condizioni per farlo; i primi frutti ci confortano in tal senso”

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