Al via il 3 agosto la 38esima edizione della Rassegna Interregionale del Canto a Braccio a Bacugno di Posta

Torna a Bacugno di Posta il festival interregionale del canto a braccio, giunto alla sua XXXVIII edizione, che si terrà come negli anni passati, grazie all’impegno instancabile dei poeti estemporanei bacugnesi, nell’area verde di Steccato.
Bacugno è un ridente paesino patria di nobili poeti a braccio nell’Alto Lazio reatino. La manifestazione poetica estemporanea inizierà alle ore 21.00 di domenica 03 agosto 2025. Egregiamente organizzata dall’Associazione culturale “Il Toro Ossequioso”, la kermesse vedrà la partecipazione di tanti appassionati della bella arte del passato, fortunatamente ancora in auge.
L’importante evento culturale in ottava rima, organizzata nel contesto dei festeggiamenti della Madonna della Neve, protettrice di quel lembo di terra laziale, vedrà la preziosa partecipazione degli strumenti musicali cari alle genti di montagna, quali l’organetto e le ciaramelle che accompagneranno le belle e tradizionali terzine e quartine che si alterneranno con le ottave.
Il canto a braccio rappresenta un’arte antica appartenente alla tradizione dei pastori abruzzesi, che trascorrevano la vita nel silenzio e nella solitudine delle immacolate vette pascolando le loro greggi, in compagnia dei loro cani e dei libri, che spezzavano la monotonia quotidiana. “Il tascapane del pastore può essere povero di pane ma non di libri”, recita un vecchio detto popolare.
La sua origine risale a tempi antichi quando i pastori, pur nella loro modestia culturale, conoscevano a memoria i versi dei poemi classici come L’Orlando Furioso e spesso si dilettavano a recitarli in compagnia, magari all’osteria, accompagnati dall’organetto e da un bicchiere di vino. Questa speciale forma d’arte ancora ben si pratica nel Lazio, nell’Abruzzo aquilano e nella Maremma Toscana, nella cornice di feste patronali o di serenate alle spose.
L’iniziativa, inserita nel contesto dei tradizionali festeggiamenti di S. Maria della Neve, comprende anche la nota cerimonia folklorico-religiosa del Toro Ossequioso che s’inginocchia al cospetto della statua della Madonna il giorno della ricorrenza della festa.
Per ben comprendere la bellezza, e la forza poetica che ne deriva, del canto a braccio tramandatoci dalle generazioni precedenti occorre necessariamente risalire con l’immaginazione alle origini di una società civile agli albori della poesia. Alla 38esima edizione del festival interregionale del canto a braccio quest’anno partecipano i seguenti, grandi , poeti estemporanei: Pietro e Donato De Acutis, Dante Valentini, Francesco Marconi, Giampiero Giamocante, Paolo Santini, Alessio Runci, Marcello Patrizi, Stefano Prati ed Emilio Meliani. La serata sarà presentata dalla bravissima Micaela Sciunziche con la propria dialettica sicura decisa ed, a tratti, umoristica riesce a coinvolgere i poeti ed il vasto pubblico presente. Confidiamo, come per i decorsi anni, in uno strepitoso successo dell’evento ringraziamo fin d’ora gli organizzatori ed auguriamo a tutti buone vacanze. Doveroso rivolgere un pensiero, un saluto e tantissimi auguri ad un decano pastore poeta che ha fatto la storia del canto a braccio: Berardino Perilli di Campotosto ormai “giovane” novantenne.
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