Tesi sulla rigenerazione urbana dell’ex SNIA-Montecatini: il lavoro del reatino Alessandro Di Perna

Il reatino Alessandro Di Perna ha recentemente discusso la sua tesi di laurea magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio presso l’Università degli Studi dell’Aquila, affrontando un tema di grande attualità e valore per la città di Rieti: la rigenerazione urbana dell’ex SNIA-Montecatini.

Il lavoro, intitolato “Rieti Rigenera: R-Project. Rigenerazione urbana come inversione di polarità: il caso dell’ex SNIA-Montecatini da detrattore a polarizzatore urbano”, non si concentra su aspetti tecnici di ristrutturazione, ma analizza le potenzialità di valorizzazione e recupero dell’area in un’ottica di sviluppo sostenibile e miglioramento della vivibilità urbana.

La proposta parte da una analisi per verificare la coerenza normativa, territoriale e ambientale della proposta analizzando  i vincoli paesaggistici, idrogeologici e urbanistici del PRG comunale attualmente in vigore, ed ha coerenza con gli obiettivi di sviluppo sostenibile proposti dall’UE con l’Agenda 2030, tra cui gli obiettivi 11-12-13, ed inoltre è in linea con le azioni del Green Deal Europeo per una transizione ecologica.

Dopo una parentesi storica e territoriale del sito, attivo dal 1926 e chiuso definitivamente nel 2007, la tesi analizza  l’impatto che ha avuto sullo sviluppo urbano e sulle dinamiche insediative di Rieti. L’ampia estensione, con grande disponibilità di verde, e la posizione strategica, a ridosso del centro storico, rappresentano una grande opportunità di rilancio.

A valle di un’analisi sull’accessibilità urbana, che ha evidenziato una carenza di aree per la sosta pubblica e una forte pressione sul centro città per via del congestionamento stradale, che si traducono quindi in un problema di fruibilità dei maggiori servizi pubblici e vivibilità del centro storico, il fulcro della proposta è l’idea di delocalizzare i servizi pubblici dall’attuale centro verso l’area dismessa in esame (ad esempio gli uffici ASL, uffici postali, INPS, centri medici ma anche uffici comunali e di servizio al pubblico) ispirandosi al modello della “Città dei 15 minuti”, molto diffuso in Europa, e puntando quindi su un miglioramento dell’accessibilità, sostenibilità e vivibilità urbana creando perciò un nuovo polo multifunzionale per la città.

Viene inoltre sviluppata una soluzione di riqualificazione energetica dell’area attraverso l’implementazione di una CER (comunità energetica rinnovabile) con produzione da fotovoltaico, che sulla base di uno scenario di rilocalizzazione dei servizi pubblici, è stato stimato un completo autoconsumo energetico migliorando quindi la spesa pubblica sull’approvvigionamento di energia da fonti esterne.

Altro elemento importante e caratteristico della proposta è la valorizzazione del verde urbano con la realizzazione di greenway, ovvero dei percorsi verdi ricreativi che permettono di integrare anche la storia-cultura della città inserendo ad esempio pannelli e segnaletica narrativa, e nuove connessioni ciclo-pedonali con la possibilità di implementare anche parte del Cammino di Francesco, rafforzando quindi la valenza turistica dell’intervento e dell’area.

Tra gli elementi chiave in uno scenario ipotizzato di rigenerazione figurano: un nuovo polo sanitario, parcheggio multipiano, aree di coworking, e lo stabilimento Montecatini come un Auditorium o parco museale.

Questo modello permette quindi di creare un potenziale corridoio ecologico che ricolleghi l’area urbana con il patrimonio ambientale della Piana Reatina, tra cui spiccano la Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile e i Monti Reatini (Terminillo).

Pur riconoscendo la complessità tecnico-amministrativa del processo per l’area in questione,  “R-Project” si propone dunque come modello replicabile, per la molteplicità di tematiche che affronta, di rigenerazione sostenibile, per una Rieti più vivibile, resiliente e integrata nel suo contesto ambientale.

Grazie all’interesse suscitato, è probabile che un estratto della tesi venga pubblicato su un sito di divulgazione scientifica, ampliando così la visibilità del progetto.

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