Anche a Rieti si è levata una voce contro il silenzio. Alle ore 22 in punto, le campane della Cattedrale hanno risuonato a distesa, in adesione all’iniziativa promossa da Pax Christi per rompere simbolicamente il muro di indifferenza intorno a quanto sta accadendo a Gaza.
Un gesto semplice ma carico di significato: campane, sirene, pentole, fischietti, ogni suono possibile è stato chiamato a raccolta in tutta Italia per dare voce a chi non può più parlare, per ricordare al mondo che a Gaza si muore di fame, di sete e sotto le bombe. Un’iniziativa che ha voluto rompere il silenzio che troppo spesso accompagna le tragedie umanitarie, nel tentativo di risvegliare coscienze e promuovere una presa di posizione collettiva.
L’invito era chiaro: “Facciamo più rumore, più chiasso, più frastuono possibile. Facciamolo nei paesi e sulle spiagge, facciamolo sui balconi e alle finestre, facciamolo sui social.” A Rieti, le campane della Cattedrale hanno fatto la loro parte, in un’eco che ha voluto abbracciare idealmente chi soffre a migliaia di chilometri di distanza.
Un piccolo atto di solidarietà, che diventa segno potente quando condiviso da tante voci.
Intervento di don Paolo Blasetti, che ha invitato a rompere questa catena di silenzio e, facendo sue le parole del vescovo di Pinerolo, ha detto “basta, basta, basta”.