Un episodio che lascia sgomenti e profondamente indignati quello accaduto al cimitero di Rieti, dove due sorelle si sono trovate davanti a una scena inaccettabile: delle feci lasciate proprio sulla tomba della loro madre.
“Che rabbia e che amarezza!” raccontano. “Stamattina, come ogni sabato, siamo andate a trovare i nostri cari per un momento di raccoglimento e di pace. Ma quello che abbiamo trovato ci ha colpite nel profondo.”
Un gesto che, oltre ad essere un atto vandalico, rappresenta un affronto diretto non solo alla memoria dei defunti, ma anche al dolore e ai sentimenti delle famiglie che si recano al cimitero per onorare i propri cari. “Non ci sono parole per descrivere lo sdegno e l’offesa. Il cimitero dovrebbe essere un luogo sacro, inviolabile. Invece ci siamo trovate davanti a uno scempio inqualificabile.”
L’episodio ha sollevato non solo dolore, ma anche domande: come è possibile che simili atti di inciviltà possano verificarsi indisturbati? Dove sono i controlli? Perché nessuno se ne accorge?
“Chi ha fatto questo non ha dimostrato rispetto per nessuno: né per i defunti, né per i vivi. È un gesto che ferisce la dignità umana e la sensibilità dell’intera comunità.”
Le due sorelle chiedono che vengano presi provvedimenti immediati: maggiori controlli, videosorveglianza e un presidio costante degli spazi cimiteriali. “La memoria dei nostri cari merita rispetto e serenità. Non è tollerabile che un luogo simbolo del raccoglimento e del ricordo venga profanato in questo modo.”
Un appello accorato che non dovrebbe restare inascoltato.