L’articolo pubblicato da RietiLife il 9 luglio sulle bollette esorbitanti dell’Aps (leggi) ha scatenato una pioggia di reazioni. In tantissimi, attraverso i commenti e i social, hanno segnalato addebiti ritenuti spropositati, errori nelle letture e un servizio clienti definito da molti “inesistente”.
C’è chi denuncia: “Casa chiusa, 6 mc consumati, me ne addebitano 78 per 192 euro!”. Oppure: “Per 57 mc ho pagato 160 euro. È normale?”. E ancora: “Bollette da 471 euro da quando hanno installato il contatore elettronico”.
La critica più diffusa riguarda l’assenza di letture reali: “Sono sempre presunte, mai effettive. Se ti scordi di comunicare la lettura, ti bastonano”. E c’è chi invoca una class action: “Bisogna procedere in massa con denunce alle autorità”. Non mancano l’ironia (“Con ‘ste bollette ci sarà anche il sommelier che mi serve l’acqua”) e la rabbia: “Vivo sola e non pago mai meno di 100 euro. È scandaloso!”. L’utenza chiede risposte concrete.