“Spaghetti in Corsivo”: i nuovi parcheggi di Rieti e una destra sempre più divisa

 

Nell’ultima puntata di “Spaghetti in Corsivo”, l’editoriale curato da Luigi Spaghetti per RietiLifeTV e andato in onda, come di consueto, il venerdì, i riflettori sono stati puntati su uno dei temi caldi che stanno accendendo la discussione politica e sociale in città: il nuovo piano parcheggi. Un argomento che, tra polemiche e malumori, sta dividendo la cittadinanza ma, soprattutto, ha provocato nuove fratture all’interno della maggioranza di centrodestra che governa Rieti.

Il punto di partenza dell’editoriale è semplice ma spigoloso: dopo due anni di parcheggi gratuiti legati ai lavori di rigenerazione urbana nel centro città, si torna – lentamente ma con decisione – alla sosta a pagamento. Le nuove strisce blu stanno spuntando come funghi, da Porta d’Arce a viale Maraini, passando per via Canali. La narrazione istituzionale li chiama “oasi blu”, ma per molti cittadini e commercianti sono più simili a trappole salate, utili solo a rimpinguare le casse comunali.

Spaghetti, nel suo stile pungente, ha fatto notare come il ripristino dei parcheggi a pagamento fosse prevedibile e forse anche inevitabile. D’altra parte, in tutte le città italiane, piccole o grandi, si paga per parcheggiare, e spesso senza fare troppe storie. A Rieti, invece, l’abitudine alla gratuità si è trasformata in una pretesa che oggi si scontra con la realtà amministrativa: c’è bisogno di soldi e uno dei modi per raccoglierli è proprio il controllo della sosta.

Ma non è solo la questione economica a far discutere. Al centro delle critiche più accese c’è l’affidamento diretto alla Saba Italia, la società che già gestisce il parcheggio coperto in piazza Mazzini – piazza Oberdan, incaricata ora anche della nuova gestione provvisoria degli stalli blu per 139.500 euro e 9 mesi di servizio. Una cifra al limite massimo previsto dal codice dei contratti pubblici per evitare una gara, scelta che ha fatto alzare più di un sopracciglio tra i consiglieri di opposizione e all’interno della stessa maggioranza.

Spaghetti ha evidenziato come proprio questo affidamento sia diventato il pretesto per una nuova bordata politica da parte della minoranza consiliare, che parla apertamente di mancanza di trasparenza, di assenza di pianificazione, e di un piano parcheggi “calato dall’alto” senza alcuna condivisione con i cittadini. Si segnala, inoltre, la sproporzione tra strisce blu e strisce bianche e l’assenza di soluzioni specifiche per lavoratori, pendolari e residenti, in particolare in zone come Porta d’Arce, dove l’area concessa dalle FS non è ancora fruibile.

Il rischio, come sottolineato anche da Nome Officina Politica – realtà civica da tempo attiva nel dibattito locale – è che i nuovi parcheggi, senza un vero e proprio piano del traffico urbano, non migliorino la mobilità cittadina ma anzi peggiorino una situazione già critica. Nome denuncia anche la perdita di circa 200 stalli a Città Giardino con il nuovo arredo urbano, e la mancanza di un piano per i pendolari diretti ad Avezzano, costretti a parcheggiare in aree pericolose o vietate, con l’unico risultato di ricevere multe.

Tutto questo, però, ha fatto solo da sfondo a quella che Spaghetti ha definito “la vera bomba politica della settimana”: la rottura, o presunta tale, tra l’assessore Oreste De Santis, esponente della Lega, e il sindaco Daniele Sinibaldi. Alla vigilia della processione di Sant’Antonio, De Santis ha attaccato pubblicamente il primo cittadino, annunciando una possibile corsa solitaria del Carroccio alle prossime amministrative.

Un atto che ha fatto tremare le fondamenta della coalizione. Non è la prima crepa, certo – si ricordano bene le uscite da Fratelli d’Italia che hanno dato vita ai Fratelli di Rieti e poi alla Federazione di Centrodestra – ma questa volta il colpo è sembrato più diretto e meno recuperabile. E infatti, al chiarimento in giunta, De Santis non si è nemmeno presentato.

A cercare di rimettere insieme i pezzi ci ha pensato il partito, la Lega, che con una nota ufficiale ha confermato la “fedeltà politica” al sindaco, sconfessando di fatto l’assessore. Una retromarcia politica che ha il sapore dell’imbarazzo e della necessità di contenere i danni. Ma il dado, probabilmente, è tratto: l’avventura di De Santis in giunta sembra al capolinea.

Spaghetti non ha esitato a leggere tra le righe: la posizione dell’assessore potrebbe essere “salvata” solo da un cambio di deleghe, ma è più probabile che arrivi una sostituzione, segno che Sinibaldi vuole dare un messaggio chiaro ai suoi alleati. Intanto, Fratelli di Rieti, guidati dal presidente del Consiglio comunale Claudio Valentini, sembrano pronti ad accogliere De Santis tra le proprie fila, allargando così il fronte della Federazione di centrodestra, una forza ibrida che continua ad agire come opposizione interna, spesso più incisiva della stessa minoranza di centrosinistra.

E così, mentre le strisce blu colorano l’asfalto e i cittadini protestano per i nuovi costi della sosta, sullo sfondo va in scena l’ennesima puntata di una guerra politica che rischia di trasformare la gestione amministrativa della città in una continua resa dei conti. E in tutto questo, conclude Luigi Spaghetti, l’unica cosa certa è che, almeno per ora, trovare parcheggio a Rieti è diventato più difficile. E più caro.

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